Il nuovo Consiglio Comunale sarebbe così composto :
Anthony Distefano
NINO NASO SINDACO ( 6 seggi )
PATERNO’ ON (5 seggi)
PRESENTI SEMPRE ( 3 seggi)
FORZA ITALIA ( 3 seggi)
PATERNO’ 2.0 ( 3 seggi)
MOVIMENTO 5 STELLE 5 (3 seggi)
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Ritengo opportuno aspettare, prima di dare giudizi affrettati sul nuovo sindaco Naso. E’ perchè no, potrebbe essere anche la volta buona, per far crescere questo nostro Paese.
D’accordo con quanto scritto da WBM, a parte l’ultima frase: «spero torni a fare il giornalista, professione che ha sempre svolto egregiamente.»
Io invece credo dovrebbe “farsi le ossa” in questi cinque anni e riprovarci nuovamente: Naso farà la fine di Mangano e verrà il turno di Distefano.
Un’ultima considerazione: purtroppo si è visto di peggio con i consiglieri eletti e un riferimento particolare va al gruppo “Forza Italia”. C’è poco altro da aggiungere: «“come avrai seminato, così mieterai”». Distefano, sono dalla tua parte ma, per cortesia, “scegli” meglio i candidati la prossima volta e non pensare solamente che “l’importante è che mi portino dei voti”, come fanno gli altri; ne va anche della tua reputazione. Adesso invece oltre il danno (Naso sindaco), la beffa (consiglieri del “mio” schieramento politico a dir poco inadeguati).
In ogni caso faccio i migliori auguri al nuovo sindaco: ha la chance di dimostrare a tutti i suoi detrattori che ci sbagliavamo di grosso nei suoi confronti. E, in questo caso, io sono ben felice di sbagliare.
Più che festeggiare la vittoria di Naso a sindaco di Paternò – a cui vanno rivolti i migliori auguri di in bocca al lupo, per il bene della città – a mio avviso bisognerebbe festeggiare il tonfo elettorale del sindaco uscente e della compagine politica che lo ha sostenuto. Da persona che ama profondamente Paternò, non posso fare a meno di esprimere massima soddisfazione per l’assenza dal consiglio comunale del PD, ovvero della feccia sinistroide radicalchic, il male assoluto. Anche se il suo posto però è stato preso dal M5S, movimento che si dichiara trasversale ma che ha forti connotazioni politiche di sinistra.
Quando gli antichi affermavano “Ut sementem feceris, ita metes”, cioè “come avrai seminato, così mieterai”, non sbagliavano affatto: la giunta che dal 2012 al 2017 ha sgovernato Paternò, ed è stata una sciagura per la nostra comunità, che già dopo un anno e mezzo di mandato aveva generato malcontento tra i cittadini. E gli stessi hanno punito severamente con queste elezioni gli esponenti politici di quella giunta.
Sul nuovo sindaco sarebbe opportuno essere cauti, non cedere ai facili entusiasmi e vedere se per davvero durante i prossimi cinque anni farà la “rivoluzione” annunciata in campagna elettorale. Il suo predecessore cinque anni fa in campagna elettorale aveva usato come slogan “cambiamento”, che in effetti c’è stato, ma in peggio, per cui se ha detto che farà la rivoluzione una volta divenuto sindaco, si presume abbia intenzione di far risorgere Paternò.
Una breve considerazione su Distefano, che malgrado la sconfitta, ha avuto comunque un risultato elettorale straordinario: spero torni a fare il giornalista, professione che ha sempre svolto egregiamente.