
Finalmente ci siamo. Tra tre giorni la Sicilia tornerà zona gialla, come il resto d’Italia, con un mese (o quasi) di ritardo. Tornerà a “respirare” dopo la lunga fase di restrizioni “arancioni”.
Ripartenza prevista il 17 maggio, in concomitanza con l’avvio della stagione balneare, come previsto dall’ordinanza di qualche giorno fa del governatore Nello Musumeci. L’ufficialità da Roma arriverà oggi ma non ci saranno brutte sorprese, com’era avvenuta settimana scorsa.
L’unica regione in bilico è la Valle d’Aosta che ha numeri da giallo ma dovrebbe stare ancora una settimana in fascia arancione. L’ultima parola spetterà all’Istituto superiore di sanità che si confronterà con i rappresentanti della regione e poi si prenderà la decisione finale.
Le novità più importanti sono due: la riapertura dei ristoranti all’aperto (a pranzo e a cena) e che ci si potrà muovere dentro e fuori la Regione senza alcune restrizione.
L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza si basa sui parametri attualmente in vigore. I governatori hanno chiesto una revisione dei parametri e l’eliminazione delle fasce di colore ma dei nuovi criteri si discuterà nella cabina di regia convocata dal presidente del consiglio Mario Draghi per lunedì prossimo.
La Salute ha istituito un tavolo che certamente cambierà i criteri di valutazione basandosi sull’incidenza dei nuovi contagiati su 100mila abitanti, sui tamponi effettuati e sul numero di persone ricoverate. In particolare la fascia rossa scatta con 250 casi Covid su 100mila abitanti, arancione tra 150 casi e 250 casi, gialla tra 50 e 150 casi, bianca sotto i 50 casi. L’Rt si riferirà invece a chi entra in ospedale e in terapia intensiva, e non come avviene adesso a chi si contagia.