95047.it “Che detta struttura ad oggi risulta in disuso, nonché oggetto di continui atti vandalici e saccheggi; che questa Amministrazione intende provvedere alla cura e custodia di detto immobile al fine di evitare il continuo degrado con l’affidamento a titolo gratuito a terzi, che provvederanno alla custodia dello stesso”. La delibera di giunta dello scorso 23 giugno assegna all’associazione di soft-air “La Normanna”, l’utilizzo del Velodromo Salinelle. Un fatto successivo al protocollo d’intesa sottoscritto con il Cus Catania nemmeno una manciata di settimane fa. La scelta, l’amministrazione l’ha fatta: per sei mesi andrà, comunque, in concessione gratuita. Ad essere utilizzato sarà, evidentemente, il campo in terra.
Non sfugge, tuttavia, il fatto che la struttura sia pericolosa e – per questo – assolutamente inagibile. All’associazione è scaricata ogni complicazione “sollevando il Comune da ogni responsabilità civile e penale”. Altro fatto, quest’ultimo più teorico che attuabile: il Comune finirebbe col risponderne comunque.
Ma ecco alcuni passaggi dell’impegno col quale il Comune ha messo nero su bianco la concessione: “Che detta Associazione provveda a proprio carico all’allaccio delle utenze, alla realizzazione dei lavori secondo le prescrizioni del datore di lavoro trasmessa a questo settore con prot. 52 Uff.Dat.Lavoro/2016 e svolga ogni attività secondo l’ordinaria diligenza sollevando il Comune da ogni responsabilità civile e penale;
Stabilire in via sperimentale la durata della convenzione in mesi sei eventualmente rinnovabile di ulteriori mesi sei dietro richiesta dall’associazione, a far data dalla stipula del presente contestualmente stabilire la consegna dell’immobile”.
Ed ancora: “Si fa divieto assoluto all’ingresso di spettatori in quanto trattasi solo di attività eseguite dai giocatori nel campo da gioco;
mantenere le inibizioni di cui alle allegate planimetrie che sono vincolanti all’esecuzione di ogni attività all’interno della zona di gioco;
utilizzare il locale spogliatoio interno ed i relativi servizi igienici così come individuati in planimetria ai fini sanitari;
divieto dell’utilizzo della struttura in fasce notturne o in carenza di illuminazione naturale”.
Non ho parole, il CUS Catania vorrebbe investire su paterno’ e noi diamo per sei mesi una struttura inagibile ad una associazione!!!
Il paese dei BALOCCHI!!!!
Ci vuole coraggio a concedere una pseudo struttura sportiva inagibile ad una associazione sportiva ,forse non si rendono contro Di quello Che pot rebbe accadere in caso Di incidente.Solo per fare un favore al Filioque Di un cons.comunale