95047.it Si susseguono le indiscrezioni che vedrebbero la Sicilia tra le regioni candidate ad ospitare un sito di stoccaggio nazionale di rifiuti radioattivi. Pur non essendone ancora nota l’esatta ubicazione, cresce la preoccupazione delle comunità locali circa il possibile utilizzo di siti minerari della provincia di Enna, e segnatamente dei comuni di Agira, Assoro, Troina, Regalbuto. La circolazione dei containers, inoltre, riguarderebbe una vasta porzione di territorio siciliano ricadente nel bacino idrografico del Fiume Simeto.
In questa zona della Sicilia da anni è attivo un processo di organizzazione della Società Civile dal basso, confluito nel Patto di Fiume Simeto, una convenzione tra cittadini e istituzioni, che si propone di attuare un piano di sviluppo sostenibile improntato alla tutela proattiva del territorio attraverso la pianificazione partecipata. In collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, pertanto, dieci amministrazioni pubbliche della Valle (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Centuripe, Paternò, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Motta S. Anastasia, Regalbuto e Troina), ricadenti nelle province di Catania ed Enna, stanno oggi collaborando per il bene comune all’interno del Patto di Fiume Simeto, scelto come cornice valoriale e strategica per la definizione delle priorità attorno a cui costruire azioni e politiche per lo sviluppo locale. Di recente, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha individuato all’interno del Patto una delle aree nella quale sperimentare la Strategia Nazionale Aree Interne.
L’organismo che all’interno del Patto ha il compito di animare e organizzare la partecipazione civica dal basso, prende il nome di Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto: confedera al momento oltre cinquanta associazioni ed esprime una rappresentanza all’Assemblea della Valle del Simeto. E’ viva pertanto tra i soci del Presidio la preoccupazione che la scelta del governo nazionale in merito al sito di stoccaggio nazionale possa compromettere il già difficile tentativo di ricucire il tessuto sociale della società simetina, che sta tentando di individuare una via d’uscita rispetto alle storiche criticità del territorio. Tra le buone pratiche sperimentate in questi ultimi anni, vi è il tentativo di affrontare vecchi e nuovi problemi evitando approcci ideologici e facili allarmismi, preferendo un processo di condivisione della conoscenza e di attenta valutazione di “pro” e “contro”.
Anche nella presente situazione, pertanto, il Presidio intende organizzare una serie di incontri scientifico-divulgativi durante i quali le comunità saranno chiamate ad ascoltare il punto di vista di esperti (scienziati, tecnici, operatori del settore) affinché si acquisti adeguata consapevolezza sui rischi per il territorio.
E’ volontà del Presidio organizzare il primo di questi incontri per sabato 14 o domenica 15 Novembre, dipendentemente dalla disponibilità degli ospiti, presso la sala conferenze della Torre Capitania dell’antico quartiere medievale di Scalforio –Troina (EN). Il convegno verterà sul tema: “Rifiuti Radioattivi nella Valle del Simeto: l’ennesima condanna?” Ed ospiterà le relazioni di ricercatori e dirigenti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sarà altresì importante ascoltare il punto di vista delle istituzioni, dei Sindaci dei Comuni coinvolti, della Commissione miniere dismesse dell’Unione regionale province siciliane, e – in modo particolare – dei rappresentanti del mondo politico regionale e nazionale.