95047.it Tutto è partito da una lettera anonima indirizzata alle testate giornalistiche 95047.it, Video Star e Ciak Telesud ed anche alla Procura della Repubblica di Catania ed alla Compagnia dei carabinieri di Paternò. Contenuto della lettera del quale abbiamo prima verificato che vi fosse un minimo di riscontro: dalla statua della Madonna Addolorata custodita sottochiave nella chiesa di Santa Margherita sono scomparsi alcuni preziosi. Si tratta di oggetti in oro (ex voto) che erano stati donati da alcuni fedeli. Sul fatto, c’è già in corso una indagine da parte degli stessi carabinieri.
La vicenda, tuttavia, resta racchiusa nel mistero. Vi sono alcuni punti che restano, al momento, tutti da chiarire. Anzitutto, comprendere quanti siano i preziosi che mancano effettivamente all’appello: non esisterebbe un inventario preciso, per cui tutto diventa più difficile da documentare. Altro aspetto sul quale va fatta piena luce è quando i preziosi siano scomparsi: sembra che ce ne si fosse accorti già prima dell’ultima uscita pasquale della Madonna. E’ possibile che qualcuno ne abbia approfittato nel corso processione di quest’anno? Assolutamente da scartare, l’ipotesi che possano essere andati perduti.
Di sicuro, è una pagina buia. Che intacca uno dei momenti più suggestivi e autentici della nostra città legata al rito del Venerdì dell’Addolorata. In una dichiarazione raccolta dalla collega Mary Sottile per il quotidiano La Sicilia, un amareggiato padre Salvatore Alì (rettore fino allo scorso settembre di Santa Margherita) spiega: “Non voglio commentare l’accaduto. Non voglio rispondere a una lettera anonima. Se hanno il coraggio si firmino, si mostrino e si assumino le loro responsabilità. Dicano con chiarezza. Posso solo dire che fa male la cattiveria di alcune persone. Quando si tolgono certi poteri, poi si scatena la vendetta. Dal 2003, fino allo scorso mese di settembre, sono stato rettore a Santa Margherita. In 12 anni non è mai mancato uno spillo. Ho lavorato tanto in chiesa. Chissà perché questo fatto è capitato quando si è capito che dovevo andare via”.