
Ieri sera, lo Stretto di Messina è stato protagonista di un evento artistico e culturale di grande suggestione: l’installazione luminosa “Linee e Ponti di Luce”, proiettata da Villa San Giovanni, ha idealmente collegato le sponde della Calabria e della Sicilia attraverso fasci di luce che hanno attraversato lo specchio d’acqua. Un’opera che non si limita a una semplice espressione artistica, ma che assume una valenza concettuale profonda, simbolizzando il legame tra queste due terre.
L’installazione vuole essere un richiamo visivo e simbolico all’identità di quest’area, quella che unisce Reggio e Messina, mettendo in risalto le sue complessità e differenze, ma anche le profonde similitudini che caratterizzano le due sponde.
La scelta delle luci come mezzo di espressione sottolinea i temi di connessione, dialogo e riflessione, che invitano gli spettatori a confrontarsi con i concetti di vicinanza e distanza in modo innovativo.
L’opera si inserisce nel ricco programma culturale della Biennale dello Stretto, un evento che celebra l’arte e la cultura attraverso installazioni e percorsi che esplorano le diverse sfaccettature di questa regione. La curiosità e l’attrattiva di “Linee e Ponti di Luce” hanno attirato un folto pubblico, che per diversi minuti ha ammirato i fasci luminosi che si incrociavano sul mare, trasformando lo Stretto in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto.
Con questa installazione, la Biennale dello Stretto conferma il suo ruolo di protagonista nel panorama culturale, offrendo ai visitatori una riflessione estetica e concettuale che trascende i confini fisici per abbracciare una dimensione più ampia, fatta di legami culturali, storici e simbolici.
FOTO DI SALVO LONGO






