95047.it L’ultimo film di Pif, la ex Iena al secolo Pierfrancesco Diliberto, il successo cinematografico l’ha ottenuto con una pellicola sulla, alla vigilia dell’approdo al box-office, in pochi avrebbero scommesso un cent. E, invece, fu un successo piacevole e meritato: “La mafia uccide solo d’estate” sbancò i diffidenti e sbaragliò tutto e tutti. Oggi Pif ritorna nella “sua” Sicilia e racconta nel suo modo sempre piacevolmente irriverente lo sbarco sull’isola da parte delle Forze alleate in quel 1943 contraddistinto, però, anche da quella che fu l’ascesa della mafia. “In guerra per amore” esce il prossimo 27 ottobre ed alle Ciminiere di Catania, mercoledì scorso, si è tenuta un’anteprima manco a dirlo applauditissima.
Che ci azzecca Paternò con tutto questo? Ci azzecca e come. La ricostruzione storica e le ricerche per la realizzazione del film, infatti, sono state curate da quella che è “la” memoria indiscutibile dello sbarco alleato: ovvero, dal paternese Ezio Costanzo che ha dedicato anni di lavoro e approfondimento ad una pagina di storia della nostra terra quasi sempre liquidata con due righe di circostanza ed una foto in bianco e nero. Ezio Costanzo, chiamato in causa direttamente da Pif, ha dato un contributo decisivo nella ricostruzione delle storie legate ed ambientate al film.
Ed ogni tanto, vale la pena redimerci con la nostra città e con chi riesce ad esportare un sapere che non è solo teorico o filosofico. I complimenti a Ezio Costanzo ci stanno tutti. Così come, va evidenziata anche la partecipazione allo stesso lungometraggio dell’attore (anch’egli paternese) Salvo Ragusa: uno che lo abbiamo visto in tante platee di carattere nazionale e che si è ritagliato una momento di tutto rispetto nel film. Ci piaceva ricordare tutto questo. Nè per adulazione e nè per esaltazione. Ma solo per dirci che il talento dalle nostre parti non è cosa rara e che, in fondo, siamo anche noi tutti i giorni “In guerra per amore”.