
Una tragedia sconvolgente ha scosso la comunità di Acerra, in provincia di Napoli, la scorsa notte. Una bambina di appena 9 mesi, G. L., è stata brutalmente aggredita e uccisa dal pit bull che la sua famiglia aveva da circa un anno. La piccola è stata trovata dal padre, V. L., in stato di shock: la bambina giaceva nel suo letto in una pozza di sangue, dopo essere stata sbranata dal cane.
Il padre, che si trovava solo con la figlia al momento dell’incidente, ha immediatamente allertato le autorità. Secondo quanto riferito alla polizia, G. L. presentava gravissime ferite da morso al volto e alla testa, che hanno portato alla sua morte.
Nonostante il tempestivo intervento, la bambina è stata dichiarata morta all’arrivo presso il pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, dove i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla.
Al momento dell’aggressione, la madre della bambina si trovava al lavoro in una pizzeria. Entrambi i genitori, ancora sotto shock, sono giovani, entrambi sotto i 30 anni, e non riescono a credere a quanto accaduto.
Le autorità hanno sequestrato la casa per condurre ulteriori indagini sull’incidente, cercando di capire le cause di una tragedia così incomprensibile. Il pit bull che ha causato la morte della bambina è stato sottoposto a sequestro.
Questo tragico episodio riporta alla mente un altro terribile caso avvenuto lo scorso aprile, quando un bambino di 13 mesi, Francesco Pio, fu sbranato da due pit bull a Eboli, in provincia di Salerno. Purtroppo, il fenomeno delle aggressioni da parte di cani di razze considerate pericolose continua a destare preoccupazione in molte regioni del paese, sollevando interrogativi sulla responsabilità dei proprietari e sulla sicurezza pubblica.
Le indagini in corso cercheranno di chiarire le circostanze precise dell’accaduto, mentre la comunità di Acerra si stringe attorno alla famiglia devastata da questa terribile perdita.