95047.it Intervengo in merito alla Questione della Metropolitana sollevata, in modo autorevole, dai giornalisti Anthony Distefano e Salvo Fallica. Più volte mi sono sforzata, nel corso di questi anni, con moniti, con l’organizzazione di momenti di riflessione pubblica, con lo stesso lavoro del Consiglio Comunale, di porre al centro dell’Agenda Politica alcuni temi fondamentali per lo sviluppo del nostro Territorio. Su tutti, indubbiamente , la Revisione del Piano Regolatore Generale, ahimè dimenticata. E più in generale l’assetto urbanistico della nostra Città. Questioni, tra l’altro, strettamente connesse allo stesso Sviluppo economico.
Per restare al tema della Metropolitana , vorrei esprimere alcune considerazioni.
Uno dei primi impegni dell’attività del Consiglio Comunale, è stato quello di occuparsi dell’assetto territoriale e anche dell’aspetto della mobilità che rientrano tra le priorità dell’assetto territoriale. Mi sono mossa ritenendo che la linea metropolitana consente alla Città di Paternò di mantenere il collegamento con la città di Catania, ove risiedono le più importanti infrastrutture scolastiche (Università), istituzionali, amministrative e il collegamento con l’aeroporto di Catania. Coinvolgendo e investendo la Commissione consiliare competente. Per questo ho favorito una interlocuzione con i Dirigenti della Ferrovia Circumetnea che è sfociata in un aggiornamento dello Stato Dell’arte della situazione. Ho favorito un interlocuzione con l’ufficio tecnico comunale con l’ingengnere Maccarrone. Nell’occasione si prendeva atto che la Circumetnea , al fine di migliorare il tracciato della linea ferrata e il tratto Giaconia- Paternò, aveva operato una modifica al percorso. Pertanto il nuovo tracciato si sarebbe sviluppato interamente a Nord della Superstrada Paternò- Catania. Una modifica che migliorava la percorribilità e che prevedeva l’ingrottamento dello stesso percorso in corrispondenza di Villa Giuseppina e del Complesso dei vigili del fuoco, per poi riemergere nella Zona Ardizzone, ove è prevista la Nuova stazione con annesso parcheggio. Tale nuovo tracciato era sottoposto al nuovo Progetto esecutivo per acquisire l’approvazione da parte degli organi preposti. Il relativo finanziamento ci venne comunicato poteva avvenire subito dopo L’acquisizione del visto tecnico, adempimento indispensabile per l’erogazione delle risorse finanziarie, tenuto conto che tale linea ferroviaria rientra nel programma redatto dal Ministero delle Infrastrutture e Dall’Unione Europea.
Nei giorni scorsi ho incontrato personalmente i vertici della Ferrovia Circumetnea per comprendere meglio quale fosse lo stato dell’arte e per sollecitare gli stessi, vista la rilevante importanza che la Metropolitana riveste per la nostra Città e per il nostro territorio. Ebbene, proprio il Direttore Generale, Alessandro Di Graziano, ha riferito che rispetto alle previsioni originarie il Progetto che un tempo era unico ha subito una modifica ed è stato diviso in più parti. Il progetto esecutivo che ci riguarda più da vicino, la tratta Paternò-Misterbianco, dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’estate. Dopodichè vi sarà la Valutazione di Impatto Ambientale e successivamente verranno predisposti gli atti per le varianti urbanistiche indirizzate ai Comuni. L’auspicio è quello che il Progetto esecutivo diventi immediatamente un progetto appaltabile.
Certamente spetta alla Politica, in tutte le sue articolazioni, far si che tale previsione possa diventare una realtà, sollecitando e accelerando l’iter delle varie fasi e promuovendo, subito dopo la presentazione del progetto, un forte dibattito nella nostra comunità. Da parte mia sarà continua la vigilanza affinché i tempi che mi sono stati comunicati vengano rispettati.
Laura Bottino è la presidente del consiglio comunale di Paternò. E’ stata eletta a primo consigliere dell’ex Palazzo Alessi il 22 giugno del 2012.
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Desidero ricordare all Presidente del C.C. che Ella e’ la seconda carica istituzionale della città’ quello che ha detto in questa intervista fa emergere come se Lei fosse non facesse parte della politica.Inoltre risulta che Lei in consiglio comunale non ha avviato nessun dibattito ha solamente incontrato un funzionario il quale come riferisce Lei ha parlato di “aria fritta” perché un argomento così importante doveva essere trattato in consiglio comunale, e’ Lei nella sua “facoltà ” ne’ aveva il “dovere”.