95047.it Anche se ancora si attende l’ufficialità della cosa, la piscina “Giovanni Paolo II” di Paternò parrebbe essere scampata dalla scure della Regione che tagliato qualcosa come circa 50 milioni di Fondi Pac destinati agli impianti sportivi. L’azzeramento del capitolo di spesa da parte del governo regionale, di fatto, blocca la nascita e ristrutturazione di diversi poli sportivi dell’isola: esisteva un’apposita graduatoria che a quarto punto diventa carta straccia. Almenochè non si riescano a reperire ulteriori finanziamenti magari collegati all’Unione Europea: strada tortuosa e per nulla scontata che finirebbe, in ogni caso, con l’allungare i tempi.
Ma, si diceva, l’ampliamento della piscina di Paternò pare essere scampata miracolosamente alla mannaia della Regione: la vasca all’aperto verrà, dunque, realizzata. “La piscina di Paternò siamo riusciti a salvarla perché tutta la documentazione è stata presentata in tempi solleciti e legata a impegni di spesa giuridicamente vincolanti prima che i finanziamenti venissero ritirati. Se da un lato mi inorgoglisce il fatto che il progetto relativo alla piscina di Paternò sia uno dei due finanziati – spiega il presidente della Federnuoto Sicilia, Sergio Parisi – dall’altro devo rilevare con disappunto come sia stato inferto un duro colpo allo sport siciliano e segnatamente all’opera di riqualificazione della piscina della Plaia, importante valvola di sfogo per tutta la Sicilia e struttura per la quale avevamo previsto lavori di importanza fondamentale per assicurarne la piena fruibilità. Anche il plesso di Nesima, presente nella graduatoria regionale che include ben 168 progetti, avrebbe potuto beneficiare di quegli interventi che da tempo appaiono necessari”.