Sconsolato il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, don Luca Saraceno, dopo l’allagamento della cripta del Santuario.
‘Ringrazio tutti i volontari che ci stanno aiutando in queste ore per riqualificare questo luogo che sarà al centro del sessantesimo anniversario della Lacrimazione di Maria al via sabato prossimo’.
Acqua alta oltre un metro nel luogo che ha ospitato, prima della costruzione del Santuario, il quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria dal quale nel 1953 piansero lacrime umane. Il nubifragio ha allagato la cripta nonostante i sistemi che sono stati realizzati proprio per evitare situazioni come questa. Troppo forte la violenza dell’acqua come non succedeva da 14 anni. Sedie e banchi galleggiavano. Danneggiate le due sagrestie, che erano state appena rifatte, così come la cappella del Santissimo, la cappella delle Confessioni e la cappella di Padre Pio. Tutti lavori che erano stati eseguiti in vista del sessantesimo anniversario della Lacrimazione. L’acqua ha anche coperto per metà la teca che era stata installata proprio nella giornata ieri, che ospiterà il Reliquiario della Madonnina. La teca è stata realizzata con un particolare impianto di climatizzazione e di illuminazione. “Erano da poco terminati alcuni lavori dei Confessionali. Poi abbiamo cercato di mettere in salvo gli arredi della sacrestia ed i paramenti sacri” ha spiegato don Luca. Danni anche al Santuario: ‘Ancora infiltrazioni d’acqua nonostante i lavori che sono stati eseguiti” ha detto don Luca Saraceno.
Il Santuario ha chiamato una ditta che tramite una pompa idrovora ha liberato la cripta dall’acqua. Poi al lavoro sacerdoti e volontari per togliere il fango e ripulire arredi e pavimento.
FOTO: ARCIDIOCESI SIRACUSA