La procura di Agrigento ha notificato l’avviso di conclusione indagine a carico di un dipendente dell’Asp di Agrigento, oggi in quiescenza, già in servizio all’ufficio patenti speciali. L’uomo, secondo quanto ricostruito dall’attività investigativa, avrebbe chiesto favori di natura sessuale per accelerare le pratiche amministrative relative ad alcune patenti ritirate.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dall’attività investigativa, avrebbe chiesto favori di natura sessuale per accelerare le pratiche amministrative relative ad alcune patenti ritirate. Almeno quattro i casi di donne che sono state ricattate. Ma il numero potrebbe essere destinato a salire.
L’indagine, resa complessa anche dall’imbarazzo nel denunciare l’accaduto, è stata condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della procura.
“Abusando della sua qualità di dipendente, nello svolgimento delle funzioni, mediante minaccia di diniego o di ritardata assunzione di un provvedimento amministrativo, compiva atti diretti per avere favori sessuali da donne a cui avevano ritirato la patente o a familiari di queste”. Questa l’accusa a carico di un dipendente pubblico, in servizio all’Asp di Agrigento presso l’ufficio patenti speciali.