Nella giornata di ieri, in ottemperanza alle disposizioni impartite dal Questore di Catania Marcello Cardona, agenti della Polizia di Stato hanno effettuato controlli mirati al contrasto dei reati ambientali e alla tutela della salute pubblica.
In campo, oltre al personale della Questura, una squadra del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania, personale dell’ASP di Catania e Vigili Urbani.
Nel corso del controllo effettuato presso il Bar Torrisi ubicato in Viale Mario Rapisardi sono emerse numerose irregolarità e, nello specifico, la carenza di condizioni igienico sanitarie, carenze strutturali degli impianti frigoriferi, incrostazioni pregresse nella friggitrice e il reato di frode in commercio: infatti, erano posti in vendita prodotti senza l’indicazione di “prodotto surgelato”, inducendo, pertanto, gli avventori a ritenerli freschi.
Con la collaborazione di personale dell’Asp, è stata accertata la presenza di carne cotta posta sul bancone della cucina la quale, a giudizio degli stessi funzionari Asp intervenuti, non possedeva più le caratteristiche di idoneità per il consumo umano e ciò perché non era stata conservata correttamente e a temperatura idonea: l’alimento è stato, quindi, distrutto.
Nel medesimo viale, è stato controllato il Bar Mozart Caffè: anche in questo caso il titolare è stato indagato in stato di libertà per il reato di frode in commercio, poiché non aveva riportato l’indicazione “prodotto surgelato” nel menù; nello specifico, è risultato che della ricotta congelata veniva utilizzata per la preparazione di cannoli senza che ne venisse specificata l’origine (stato fisico congelato). Altresì, i vigili urbani hanno contestato l’occupazione abusiva del suolo pubblico e l’infrazione di cui all’art. 6 della legge 193/07 poiché venivano prodotti generi alimentari non previsti dall’autorizzazione (primi, secondi piatti e contorni).
Il titolare di un chiosco adiacente al Bar Mozart, inoltre, è stato indagato in stato di libertà per furto di energia elettrica.
In via Cave di Villarà, è stata posta a controllo un’autocarrozzeria il cui titolare M. P. è stato indagato in stato di libertà per il reato ambientale previsto dall’art. 279 legge 152/06, in quanto non in possesso dell’autorizzazione richiesta per l’immissione dei fumi nell’atmosfera; ciò ha comportato anche il sequestro preventivo dell’attrezzatura.
Nella medesima via è stata sequestrata l’autofficina meccanica denominata “Autofficina Signorino”, trovata sprovvista della prescritta autorizzazione e iscrizione alla camera di commercio, risultando, pertanto, abusiva.
Ancora un sequestro penale: l’autocarrozzeria Pepe, ubicata in via Stanislao Caracciolo; il titolare, anche in questo caso, è stato indagato in stato di libertà per il reato ambientale di cui sopra.