95047.it Di seguito, il testo integrale della lettera:
Siamo orgogliosi di essere siciliani, meridionali, paternesi, anche se sappiamo di vivere in una terra e in una città che è diversa da tante altre, un luogo in cui la violenza e l’illegalità sono, da molto tempo, presenti in modo invadente nella vita di ogni giorno. Più che in altre terre, che in altre città. Quasi come elementi intrinseci della nostra stessa esistenza, con i quali, sin dalla nascita, sappiamo di dovere avere a che fare, in ogni caso. Ma arriva un momento in cui dobbiamo decidere concretamente da che parte stare. Se rimanere in disparte a guardare con amara rassegnazione, magari lamentandoci svogliatamente di questo o di quel misfatto, oppure se alzare la testa, tutti insieme, e combattere per il riscatto della nostra città.
Poche settimane fa sono state compiute delle importanti operazioni delle forze dell’ordine che hanno portato all’arresto di numerosi affiliati a clan mafiosi. Questo dimostra che la mafia nella nostra città è ancora viva, impone il pizzo, cerca di controllare il territorio. Ed insieme alla mafia, persistono nella nostra comunità la microcriminalità, il vandalismo, l’indifferenza verso il bene comune. Assistiamo da tempo a numerosi atti criminosi a danno di esercizi commerciali, abitazioni, istituti scolastici, strutture pubbliche.
Contro questo stato di cose occorre una presa di posizione chiara e decisa. Ciascuno deve fare la propria parte, avendo tutti di mira la coesione sociale, la condivisione dei principi di legalità e il miglioramento delle condizioni di convivenza civile. Noi, dal canto nostro, amministriamo imponendo regole chiare e trasparenti, contrastando la cultura del clientelismo, del favore, del sopruso, usando le armi della legge, dell’equità, ed anche lavorando per lo sviluppo del territorio e per la creazione di una comunità forte e solidale, perché il lavoro, l’istruzione, la cultura, l’educazione, la coesione sono armi indispensabili contro la cultura mafiosa e del malaffare.
D’altra parte, collaboriamo attivamente con le forze dell’ordine, chiedendo loro una presenza assidua e capillare. Alla luce degli ultimi gravi fatti, ad esempio, ci siamo attivati per richiedere un incontro urgente con il Prefetto per pianificare alcune strategie di intervento. Ma non ci limitiamo solo a questo. Cooperiamo concretamente nel controllo del territorio. A tal fine, abbiamo installato diversi impianti di video sorveglianza in alcuni punti strategici della città, con la consapevolezza che questo è un momento in cui dobbiamo sostenerci tutti, al di là delle specifiche responsabilità e dei compiti di ciascuno.
Forti di questa consapevolezza, chiediamo con forza che Paternò, tutta, reagisca, dicendo da che parte sta. Non basta che ci diciamo tra di noi che siamo indignati o arrabbiati. Occorre dirlo a testa alta, dimostrando concretamente che la maggioranza di questa città è per l’onestà. Occorre scendere in piazza tutti insieme, ritrovando la nostra identità di città unita e coesa, al di là di ogni appartenenza, contro la delinquenza, il malaffare, la mafia, convinti che, al di là di ogni assedio e di qualsivoglia forma di controllo e di repressione, solo una città unita sotto la bandiera della legalità può vincere questa battaglia”.
Il Sindaco e la Giunta Comunale di Paternò