95047.it Se percorri via Monastero finisci che lo noti appena. Eppure, è lì: assediato dalle erbacce e dagli immancabili tentativi di vandalismo. Da uno dei posti che è stato il cuore pulsante della cultura paternese, a struttura ormai anonima, spogliata della personalità di un tempo e, soprattutto, incompleta.
E’ uno dei (tanti, purtroppo) “non-luoghi” della città. L’ex cine-teatro intitolato a Santa Barbara è stata l’ennesima illusione propinata alla città. La si era cominciata a recuperare giusto un decennio fa attraverso i fondi finanziati con un bando della Protezione civile: già allora si sapeva benissimo che quei soldi non sarebbero bastati. Serviva più di quel mezzo milione di euro stanziato ma si era sperato e creduto che, in qualche modo e nel giro di qualche tempo, si sarebbe trovato il resto dei finanziamenti necessari. Così, manco a dirlo, alla fine non è stato. E, allora, eccolo come dicevamo un altro “non-luogo” della città.
Sta lì: in pieno centro storico, in attesa che il fato se ne prenda cura. E quello che lascia sempre tanta amarezza è come nel corso degli anni si sia deciso di affrontare argomenti del genere: ovvero, non affrontandoli affatto. L’importante è scansarli. Non è un problema di “soldi non ce n’è” e forse, suvvia siamo generosi, nemmeno soltanto di responsabilità: è una questione di sensibilità nel voler trovare una soluzione coinvolgendo la città. Con i centri commerciali e le rispettive sale disseminate per la provincia è impensabile tornare a parlare di cinema; e forse nemmeno parlare di teatro visto che quasi dirimpetto c’è quello della Casa del cantastorie. Qualcosa, però, va fatto: pensare di recuperare il cine-teatro Santa Barbara anche per farne potenzialmente un centro di dibattiti potrebbe essere una scelta lungimirante. E va bene che i soldi si devono trovare: ma non va affatto bene continuare nel silenzio assordante da parte delle istituzioni locali.
A Paterno’ funziona così: si “mangiano” i soldi e non cambia niente. Tutto va alla malora… Non ha importanza chi sia il sindaco, chiunque esso sia mangia finchè c’è da mangiare.
Segnalo anche l’ex caserma dei carabinieri accanto alla chiesa del Carmine, messa in sicurezza nello stesso periodo e rimasta di fatto abbandonata a se stessa.