C’è anche Paternò tra i Comuni siciliani che potranno accedere ai 25 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per ““Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie”, attraverso il quale la Regione si propone di conseguire un miglioramento dei contesti, soprattutto urbani, caratterizzati da elevato disagio sociale, degrado ambientale ed alti tassi di dispersione scolastica e formativa, spesso connotati da basso tasso di legalità, incidendo, in particolare, su tali aree recuperando e riqualificando immobili con un focus specifico sui beni confiscati alle organizzazioni criminali.
Le tipologie degli interventi previsti sono:
Azione 1 – Funzione Sociale: spazi aggregativi e spazi polivalenti che facilitino la realizzazione di attività collettive di quartiere e la comunicazione;
Azione 2 – Funzione Sportiva: aree e spazi verdi realizzati e riqualificati per attività sportive e motorie collettive;
Azione 3 – Funzione di animazione socio-culturale e partecipazione collettiva: strutture relative a luoghi della cultura e dello spettacolo.
Il bando prevede un fondo di 25.000.000 €, mentre ciascun progetto, potrà prevedere una spesa massima di 600.000 euro per interventi quali:
- l’esecuzione dei lavori edili , di impiantistica e le forniture di beni e servizi connesse;
- l’acquisizione anche mediante esproprio di aree non edificate o immobili esistenti funzionali alla realizzazione del progetto (entro il limite del 10% dei costi);
- le spese generali : progettazione (incluse quelle relative a rilievi ed indagini anche geologiche entro il limite del 2%), attività preliminari e spese di gara;
- l’acquisto di attrezzature (entro il tetto massimo di 100.000 euro);
- le spese per la pubblicità del bando;
- l’acquisto di oggetti per la fruizione culturale (libri, riviste, dvd, cd) entro il limite di 5.000 euro.
Il progetto deve essere presentato entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia