95047.it Al via da oggi, martedì 25 agosto fino al prossimo 3 settembre al Palazzo delle Arti di Paternò (dalle 11 alle 19), i laboratori teatrali di “drammaturgia e messa in scena”, condotti da Mimmo Cuticchio, l’ultimo appuntamento del progetto il Posto dei racconti, nato da un’idea di giovani e attori, musicisti e ricercatori della casa-museo “La casa del cantastorie” di Paternò.
L’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Paternò, con la collaborazione dell’Università di Catania e della proloco paternese, si concluderà i prossimi 12 e 13 settembre con lo spettacolo tratto dall’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, curato dallo stesso maestro cuntista palermitano. Una messa in scena itinerante e particolarmente suggestiva, tra gli squarci antichi della rocca normanna sulla collina di Paternò, per un vero e proprio evento dedicato al teatro popolare e alla narrazione.
“Il posto dei racconti è un‘idea che si è sviluppata dopo l’istituzione a Paternò della Casa- Museo del Cantastorie, dedicata ai grandi narratori della tradizione popolare siciliana – commentano gli ideatori l’attore Giovanni Calcagno e la cantante Eleonora Bordonaro – e costituisce un naturale corollario ad un percorso di studi sul teatro di narrazione già avviato da qualche tempo nel comune etneo e al contempo è un tentativo di radicare nel territorio una nuova scuola di teatranti, capaci di rinnovare il senso della propria ricerca nel solco della tradizione”.
Sarà dunque il maestro Cuticchio, attore e regista palermitano, che all’Opera dei pupi ha dato negli anni un’impronta e un’interpretazione significativa a chiudere i momenti formativi avviati ad aprile scorso e condotti da Giovanni Calcagno, Eleonora Bordonaro, Salvatore Ragusa, Librante Costa sulla ricerca d’archivio e la documentazione, scenotecnica e oggetti di scena, canto e sperimentazioni teatrali. Il suo laboratorio di formazione rappresenta lo sbocco della ricerca dei precedenti laboratori e si sviluppa sul rapporto con la voce e con il corpo (training vocale, ritmo, armonia e polifonia, il lavoro dell’attore sul personaggio, la creazione drammaturgica, la selezione di scene e costumi, la regia e la messinscena del testo, il confronto critico finale.
Le innovazioni e le contaminazioni operate pur nel sostanziale rispetto della tradizione, collocano il maestro Mimmo Cuticchio, a pieno titolo, tra i maggiori rappresentanti del teatro di sperimentazione. Ne sono testimonianza i numerosi allestimenti messi in scena negli ultimi vent’anni, che integrano elementi provenienti dalla pratica dei pupi, da quella del cunto e dalle esperienze del teatro d’avanguardia. Erede della tradizione dei siciliani e dell’Opera dei Pupi, oggi iscritta tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO.