95047.it Rito abbreviato e raffica di condanne per gli imputati del processo En Plein che lo scorso anno, lo ricorderete, portò all’arresto di 16 persone tra le famiglie paternesi dei Morabito-Rapisarsa e Alleruzzo -Assinnata, ritenute referenti rispettivamente dei Laudani (i primi) e degli Ercolano-Santapaola (i secondi).
L’iter processuale di primo grado si è concluso nel tardo pomeriggio di ieri. Queste le decisioni del Gup, Giuliana Sammartino:
Francesco Musumarra (il collaboratore di giustizia che ha confessato l’omicidio di Salvatore Leanza): 10 anni e 8 mesi;
Santino Francesco Peci: 13 anni di carcere;
Giovanni Pietro Scalisi, Angelo Primo Sciortino e Salvatore Tilleni Scaglione: 10 anni e 8 mesi;
Giuseppe Tilleni Scaglione: 11 anni e 4 mesi;
Vincenzo Patti: 6 anni;
Antonino Giamblanco e Sebastiano Scalia: 8 anni;
Rosario Furnari e Antonio Magro: 8 anni e 8 mesi.
Assolto, invece, Antonino Barbagallo per non aver commesso il fatto. Tra quindici giorni, a tempo di record dunque, verranno depositate le motivazioni alla sentenza da parte dello stesso Giudice per le udienze preliminari, Sammartino.
Ad onor di cronaca, hanno invece scelto il rito ordinario: Vincenzo Morabito (conosciuto come Enzo Lima), Salvatore Rapisarda (accusato di essere il mandante dell’omicidio di Turi Leanza), il figlio Vincenzo Salvatore Rapisarda, Alessandro Giuseppe Farina e Giuseppe Parenti.