95047.it Di certo, non si può parlare di fulmine a ciel sereno. Anche perchè, visto l’andazzo, la decisione era nell’aria già da mesi. Dalla Regione è stato nominato un commissario ad acta che, ironia della sorte, dovrà essere stipendiato dal Comune di Paternò. Non si tratta di un commissario inviato a proposito della mancata approvazione (almeno finora) del Conto consuntivo. Bensì dell’adozione di un Piano Regolatore Generale scaduto da tempo e mai più rivisitato. Va subito detto che, almeno ufficialmente, alla redazione di un nuovo Prg non si è mai arrivati per la mancanza di fondi economici utili alla causa. Sempre lì siamo: i soldi che non ci sono.
Ad essere nominato è stato Salvatore Cirone funzionario all’assessorato regionale territorio e ambiente per “provvedere previa verifica degli atti, in sostituzione del sindaco, alla definizione di tutti gli adempienti necessari alla trasmissione degli atti in consiglio per l’adozione del Prg, del R.E. e delle eventuali PP. EE.”. L’incarico del commissario ad acta, secondo le disposizioni della Regione, non può prolungarsi per oltre tre mesi salvo una proroga al massimo per dodici mesi a seconda della complessità degli atti da compiere.
Giunta e consiglio comunale buoni solo. A fregarsi lo stipendio