95047.it “Caro direttore,
la città di Paternò fa un altro passo indietro nella storia ma non per riscoprire qualche tesoro o identità perduta del passato, ma un ritorno a quando tante cose pericolose per l’incolumità della gente e per il decoro della città erano permesse. Nella centralissima piazza Umberto riapre i battenti il rifornimento di benzina e gasolio, proprio a ridosso di case abitate, negozi frequentati e di tutti quei locali di ristoro che stanno caratterizzando da un po’ di tempo la cosidetta piccola “movida” paternese, pertanto con notevole frequentazione diurna e sopratutto notturna. Il pericolo è evidente, il caos è prevedibile ma il Comune non si preoccupa e permette la riapertura dopo decenni e dopo una evoluzione legislativa in tal senso di una pericolosa attività per le persone e le cose.
Ancora una volta l’amministrazione Mangano-Palumbo si dimostra miope verso i reali interessi della città, mettendo in pericolo i suoi stessi cittadini. Verificheremo tutte le autorizzazione per capire se la legge prevede ancora oggi l’apertura di rifornimenti in pieno centro abitato e a pochi metri dalle case e negozi, dopodiché prenderemo le opportune decisioni con tutti gli abitanti e operatori economici che sono sul piede di guerra”.
Non entro in merito alla pericolosità del distributore di benzina nel centro cittadino (solo nei film americani si vedono distributori con fiamme altissime ed esplosioni immani … per fortuna), mentre condivido la perplessità per l’opportunità di far riaprire quel distributore a ridosso della piazza Umberto, dove il traffico risulta digià assai caotico e certamente non porterà un miglioramento allo stesso traffico. Un’area che meriterebbe di essere riqualificata, forse anche con l’aumento qualche stallo per le auto, vista la crescita della “movida” paternese.
Certamente una scelta infelice dell’amministrazione di approvare la riapertura del distributore, che non porterà alcun beneficio ma solo ulteriore caos.