95047.it Quello che è accaduto a proposito della vicenda delle buste (che, alla fine, si è deciso non aprire) per la gara d’appalto sul risparmio energetico di due scuole – il Primo Circolo e l’istituto di via Libertà – non può essere derubricato alla voce: “Ormai è successo” o, peggio, “E’ tutta colpa dei soliti complottisti”. E non lo si può fare per almeno due ordini di motivi. Il primo, è perchè a farne le spese è, guardacaso, ancora una volta la gente (e lo diciamo cercando di scansare gli ordigni anti-uomo piazzati sul campo minato della retorica); il secondo è che nessuno (leggasi i professionisti invitati a presentare il progetto nel giro di una manciata di ore) ha ordito chissà quale trama carbonara.
E’ stato solo chiesto se fosse opportuno agire a questo modo. Era il minimo. Ed in questi tempi in cui tutto scorre velocissimo anche la pubblica amministrazione avrebbe il diritto/dovere di mettersi al passo con i tempi. Il tempo di un sabato e una domenica non si può più regalare a nessuno.
Intendiamoci, qui nessuno chiama in ballo (fino a prova contraria) qualcosa di illegittimo, di illegale, di assurdo: quanto alla moralità, ognuno la misuri col proprio metro. Ma la legalità dovrebbe seguire le orme della prudenza e della discrezione nel rispetto di ogni persona coinvolta. La domanda è: tutto questo è accaduto?
Scusate, ma ci sono i margini legali per non aprire delle buste regolarmente pervenute a seguito di un bando pubblico?
In questo modo è stato perso il finanziamento?
Le 750.000 € per le scuole?
Se fosse così dovrebbero esserci gli estremi per danni all’Ente comunale.
Vi prego di tenerci aggiornati, mi sembra una questione di straordinaria importanza.