Da domani, martedì 26 aprile, 150.000 italiani inizieranno a trovare nella buca delle lettere la famosa “busta arancione” dell’Inps e a scoprire quindi quando potranno lasciare il lavoro e soprattutto su quanto potranno contare come assegno mensile.
Finora si poteva consultare solo tramite web e solo se si era abilitati ai servizi online di previdenza. In altre parole, la Busta Arancione è a tutti gli effetti un prospetto che consentirà a tutti i lavoratori – anche a quelli più giovani – di calcolare anticipatamente quanto andranno a percepire al termine della loro carriera lavorativa e se andranno a rischiare una consistente perdita del tenore di vita durante la terza età.
È stato un tweet condiviso dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, è rendere noto quanto suddetto: già dopo la Festa Nazionale di oggi verranno inviate – in tutte le regioni e in maniera casuale relativamente alla variabile età e professione- le prime Buste Arancioni con all’interno la simulazione dell’assegno futuro e la potenziale data di uscita.
All’interno chi la riceverà troverà una lettera di tre pagine, con la storia contributiva (e il consiglio a controllare l’estratto conto), la previsione della data di uscita, l’importo dell’assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in tasca una volta a riposo