PAURA E DISAGIO AL CIMITERO MONUMENTALE DI PATERNÒ: LA SEGNALAZIONE DI UNA LETTRICE

Paternò – Un episodio che ha suscitato timore e indignazione è stato segnalato ieri alla nostra redazione da una cittadina, che ha vissuto una situazione di forte disagio all’interno del Cimitero Monumentale di Paternò, precisamente nella zona di largo San Vincenzo.

La lettrice, che si era recata in visita alla tomba di un proprio caro, ha raccontato quanto accaduto durante una mattinata piovosa e silenziosa. “Non c’era nessuno, come prevedibile viste le condizioni del tempo – scrive – ho iniziato a pulire la lapide e a sistemare i fiori, quando ho sentito dei rumori provenire da sotto, dove un tempo c’era l’altare, oggi completamente vandalizzato”.

In un primo momento ha pensato si trattasse di animali randagi, ma la sensazione di disagio è cresciuta quando, dopo essersi sentita osservata, si è voltata e si è trovata davanti un uomo. “Era un extracomunitario – racconta – in pantaloncini e ciabatte, con in mano una bottiglia vuota. Mi guardava fisso. Ho avuto paura. Forse cercava solo acqua, ma la sua presenza improvvisa mi ha spaventata”.

La donna è subito salita in auto per allontanarsi. “Appena ripartita ho notato nello specchietto retrovisore la presenza di altri due uomini nella stessa zona. Non so quali fossero le loro intenzioni, ma in quel momento ho solo pensato a mettermi in sicurezza”.

Il suo messaggio si conclude con uno sfogo che riflette un disagio diffuso: “Non possiamo più muoverci liberamente. Non sto dicendo che volessero farmi del male, ma se fosse stato così? Dove sono le forze dell’ordine? Dove sono i controlli? Capisco che queste persone si rifugino in alloggi di fortuna, ma non se ne può più. Questo paese è diventato invivibile”.

Una denuncia che chiama in causa non solo la questione della sicurezza, ma anche il degrado strutturale di un luogo simbolico della città, che dovrebbe garantire decoro, rispetto e tranquillità per i visitatori.

La cittadinanza chiede maggiore sorveglianza, interventi di riqualificazione e la certezza di poter frequentare in sicurezza uno dei luoghi più sacri della memoria collettiva.

1 Comments

  1. La gentile Signora ( che sicuramente ha votato due volte il sindaco Naso)si rivolga all’Anpi l’associazione che difende e e accoglie a braccia aperte gli immigrati clandestini africani.

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