Giungono nuove notizie sulle papere messe alla Villa Moncada e successivamente trasferite dopo la morte di un’animale.
Le 5 oche, appena sistemate, erano state bersaglio per il lancio di alcune pietre da parte di ragazzi. Un volontario dell’Enpa, si è accorto del fatto, oltre a vedere che gli animali non avevano uno spazio all’asciutto, ed ha subito informato il sindaco Nino Naso che le ha fatte trasferire. Purtroppo, anche se il trasferimento è avvenuto in maniera celere, non ha impedito la perdita di uno degli animali. Lo stesso sindaco ha confermato che a breve, sistemate alcune cose, le oche faranno ritorno alla villa.
Paternò è un paese degradato ormai fino al midollo. Questa delle oche è solo la punta dell’iceberg. Capisco che il sig. sindaco cerchi di “allisciare” i suoi barbari concittadini con scempiaggini tipo la fiera di settembre e altre buffonate, ma certe cose, oltre ad essere esteticamente disgustose, sono anche assolutamente sterili sia da un punto di vista prettamente culturale che economico. Ma come si dice…”panem et circenses” giusto? Del resto cosa si vuole organizzare in un posto come questo? Pane cunzatu e giostre e vai sul sicuro. Senza dimenticare la musica punz punz che tanto piace al paternese tipo. Che tristezza.
L’ignoranza e l’inciviltà sono di casa a Paternò. Fatti del genere testimoniano che questo paese non merita niente.
Spero che non riportino più le ochette, perchè alcuni di paternò sono solo buoni a distruggere e sanno vedere solo distruzione. Mi auguro che riescano a prendere i vigliacchi che hanno ammazzato l’ochetta e gli diano la punizione che meritano.
L’errore e’ stato commesso inizialmente dall’amministrazione. Avrebbero potuto mettere delle oche di plastica (possono costantemente stare in acqua senza bisogno di una piattaforma in cui stare all’asciutto) ancorate al centro della vasca in modo che se qualche deficiente balordo avesse tentato di portarsele a casa poteva accidentalmente affogare (qualche balordo di meno). Oppure invece delle oche mettere 2 o 3 coccodrilli (vedi sopra)
Da piccolo ero orgoglioso di essere Paternese.Oggi sono schifato e indignato.Sono troppo grande, altrimenti avrei fatto le valigie e non sarei più tornato.Abbiamo perso ogni decoro,rispetto e dignità.Dovremmo solo vergognarci. Turi Fallica
Purtroppo è un paese ormai irrecuperabile. ….troppo degrado culturale e mancanza di senso civico diffuso in ogni angolo.
Figuriamoci cosa possono significare delle oche o più semplicemente degli “animali” nella “mente” del paternese, non medio ma sotto media…..
Ma perchè,in questo “paese”,non si adotta la video-sorveglianza,soprattutto nei posti pubblici e di aggregazione?A questi ragazzi che hanno commesso,diciamo così,questa “bravata”,li prenderei a calci in culo fino a quando non debbano dire,basta,comunque,sempre dopo i lori genitori,così da rendersi conto di che razza di educazione danno ai loro figli.
Giusta osservazione. Bisogna adottare il sistema di videosorveglianza che completa ogni miglioria che la nuova amministrazione mette in atto. Il tutto collegato cn la centrale dei vigili urbani affinché l operatore di turno si rende impegnato durante il servizio è custodisce la crescita del paese.
Non ha veramente senso cercare di abbellire un paese come Paternò, popolato almeno al 50% da delinquenti e ignoranti. Spero vivamente che quelle oche indifese non vengano riportate lì, altrimenti significherebbe condannarle a morte certa.
Quali vigili ? A Paterno’ abbiamo un corpo di vigili urbani ? Potremmo contattare la nota trasmissione televisiva ” CHI L’HA VISTO”
Deficienti, cretini e vigliacchi, non hanno nulla da fare e fanno queste cose. Se fossero presi a sassate loro, vediamo poi come la penserebbero. Facile prendersela coi più deboli e i più indifesi.