
Dal 20 marzo scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pignorato il conto corrente dell’IPAB “Salvatore Bellia” di Paternò, bloccando di fatto ogni attività amministrativa ed economica della struttura.
Il provvedimento è stato eseguito in qualità di ente esecutore dell’INPS, a seguito di un debito accumulato dall’IPAB, che ammonta a oltre 2 milioni di euro per mancati versamenti contributivi risalenti al periodo antecedente alla gestione commissariale.
A rendere nota la grave situazione è il commissario straordinario Giovanni Rovito, che ha sottolineato come il blocco del conto impedisca all’ente di sostenere le spese essenziali, tra cui il pagamento delle bollette, l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, nonché la gestione ordinaria della struttura.
La crisi rischia di avere conseguenze drammatiche: la struttura potrebbe essere costretta a chiudere da un momento all’altro, lasciando senza assistenza gli attuali 41 ospiti e mettendo a rischio il posto di lavoro di circa 30 dipendenti.
Per affrontare l’emergenza, il commissario Rovito ha già informato la Prefettura, convocato un’assemblea con i lavoratori e avvisato le famiglie degli ospiti, ribadendo l’urgenza e la gravità della situazione. La mancanza di liquidità non consente alcun margine operativo, mettendo seriamente in dubbio il futuro della casa di ospitalità, da sempre un punto di riferimento per l’assistenza nel territorio di Paternò.
Le istituzioni saranno chiamate a intervenire con urgenza per evitare la chiusura di un presidio fondamentale per la comunità.