RICEVIAMO
Nel primo pomeriggio di ieri ha fatto tappa a Paternò Guglielmo Epifani, ex segretario nazionale della CGIL, predecessore della Camusso, e capolista di Liberi e Uguali alla Camera dei deputati nei tre seggi della Sicilia orientale.
Ad attenderlo nell’atrio di Palazzo Alessi, sede del consiglio comunale paternese, c’erano non solo fedelissimi ma anche liberi cittadini che hanno ascoltato con interesse i temi affrontati dal big di LeU. “Temi importanti dalla quale ripartire per eliminare le disuguaglianze” , afferma Epifani, mentre ha spiegato i punti chiave del programma elettorale che vuole dare voce ai temi del lavoro, dell’ambiente e alle altre battaglie sociali. E a proposito di battaglie Epifani ha fatto il nome di Valentina Borzì, candidata di LeU alla Camera: “Una ragazza in gamba che ha saputo dare voce a chi ha perso il lavoro”.
Non sono mancati, poi, i riferimenti alle proteste degli ex lavoratori Qè: “E’ diventata una battaglia di civiltà di un intero territorio; credo – ha aggiunto – sia stata una bella pagina per Paternò, esempio di lotta sindacale e non possiamo permettere che i posti di lavoro vadano via dal Mezzogiorno”. Poi ha parlato di scuola, ricerca, formazione e Università, convinto che una buona formazione aiuti a trovare lavoro.
Ha affrontato anche il tema della sanità pubblica e di come gli investimenti pubblici siano stati ridotti da novanta a sessanta miliardi. “Sono trenta miliardi in meno che mancano alla scuola, alla ricerca, alla sanità e alla messa in sicurezza del territorio” – ha detto a tal proposito – basta osservare lo stato in cui è ridotta l’autostrada Messina – Catania o la Palermo – Catania, i disastri che affliggono i nostri territori a causa del dissesto idrogeologico, lo stato delle reti idriche e ferroviarie. O ripartono gli investimenti pubblici o il degrado nel nostro Paese aumenterà. Si parla tanto di ponte sullo Stretto – conclude Epifani – capisco il valore simbolico ma servono altre cose: l’alta velocità ad esempio. Continuano a prenderci in giro con la storia del Ponte. Evocare l’urgenza delle grandi opere quando non si riesce a fare i piccoli investimenti sotto casa non ha senso”.
Presenti all’incontro, anche il sindaco di Paternò Nino naso e parte della giunta, che per l’occasione ha consegnato all’onorevole Epifani un omaggio in pietra lavica raffigurante il castello normanno, simbolo di Paternò. “Siamo aperti a tutte le persone di buona volontà che possano dare maggiore attenzione al territorio e a chi lavora” ha dichiarato il primo cittadino. Infine, un riferimento critico alla legge elettorale, della quale il partito non ha responsabilità, una legge che non darà governabilità né adeguata rappresentatività, senza la possibilità per l’elettore di scegliere il proprio candidato.