95047.it La schermaglia è esplosa da giorni. In concomitanza all’arrivo delle bollette del pagamento dell’acqua. Sul piede di guerra, ci sono numerosi cittadini (che hanno scritto anche alla nostra redazione) i quali hanno visto lievitare l’importo da pagare rispetto agli anni passati. Una questione delicata che è finita – manco a dirlo – ad investire anche la politica: di recente, si è tenuta anche una commissione bilancio ad hoc sull’argomento.
Nelle scorse ore, intanto, è stato annunciata anche la creazione di un Comitato che si dice disposto di promuovere addirittura una casa action: “A seguito delle numerose anomalie riscontrate dai cittadini nelle bollette emesse dalla società Ama Spa – si legge in un comunicato fatto pervenire alla stampa -, si costituisce un “Comitato spontaneo di liberi cittadini” che si prefigge l’obiettivo di salvaguardare e tutelare il principio dell’acqua quale bene pubblico.
Il Comitato vede l’adesione di singoli cittadini e di associazioni già operativi sul territorio: Paternò On, Obiettivo Comune, Vespa In, il Centro Studio Culturale Universitario.
Il comitato si farà promotore di una petizione popolare presso tutte le piazze e i quartieri di Paternò. Tale petizione ha l’obiettivo di chiedere l’annullamento delle tariffe del servizio idrico integrato.
“In maniera forte avvieremo la nostra battaglia che se non fosse ascoltata dalle istituzioni si trasformerà in un’azione legale popolare (class action) a difesa dei diritti fondamentali dei cittadini”.
Il comunicato si conclude con le firme in calce dei promotori: “Il Comitato è spontaneo e rimane aperto a tutti i cittadini. Ad oggi vede l’adesione di: Luigi Rau, Anthony Palumbo, Ettore Arcidiacono, Giuseppe Musumarra, Patrick Torrisi, Mary Di Perna, Vito Palumbo, Irene Palumbo, Giuseppe Paladina, Giuseppe Pedalina, Salvo Ventura, Rosanna Lauria, Tonino Cunsolo, Michele Russo, Carmela Amore, Maria Grazia Verna, Antonino Atanasio, Natale Sapienza”.
LA REPLICA. Interpellati da 95047.it, i vertici dell’Ama spiegano – da par loro – i termini di una vicenda che rischia di avvelenare ancora di più il clima in città: “Vorre ricondurre i termini della questione nei giusti binari facendo una breve cronistoria – spiega il presidente dell’Ama Spa, Giuseppe Rapisarda -. L’eliminazione del minimo impegnato, ovvero, della tariffa che si pagava a prescindere e che, di fatto, finanziava i consumi degli spreconi non c’è più. Era un dettato che c’è stato imposto dall’Unione Europea e dalla Regione e che abbiamo applicato. Abbiamo dovuto anche effettuare una manovra affinché le famiglie numerose non pagassero di più. In tutto questo contesto, metà dell’utenza paternese riceve benefici perchè consumando meno stanno pagando meno. L’altra metà, è quella che sta pagando di più perchè consuma di più: ma paga di più rispetto al meccanismo distorto di prima. Oggi – conclude Rapisarda – mi sento di dire che si paga il giusto”.
Intanto, un’altra bordata arriva oggi dai consiglieri comunali Ezio Messina, Salvatore Fallica e Ivan Furnari che, nei giorni scorsi, avevano puntato il dito contro l’amministrazione a proposito delle bollette giudicate “esose e soggette all’isoricavo, cioè al pareggio tra costi di gestione dell’Ama e bollette che devono pagare i cittadini”. Spiegano i tre consiglieri di minoranza: “I costi dei nuovi due membri del consiglio di amministrazione nominati nel 2015 con un costo di euro 38 mila circa in più rispetto ai precedenti componenti dipendenti comunali sono caricati sulle bollette salate. Poi, una precisazione rispetto ad una dichiarazione fatta dal presidente sull’acquisto delle divise con gara d’appalto: la cosa non risulta dalle carte dell’Ama, in quanto fatta con affidamento diretto come di seguito estratto dal sito della stessa Azienda idrica:
Z5215008E6 93033840872 A.M.A. spa AFFIDAMENTO SERVIZIO FORNITURA N.9 DIVISE ESTIVE E N.9 DIVISE INVERNALI TECNICI A.M.A. 23-AFFIDAMENTO IN ECONOMIA – AFFIDAMENTO DIRETTO 04687030876 GRUPPO ALTEA S.R.L. € 10,193.04 2015-06-20 2015-09-21 € 0.00 2015”.
Sostiene il Presidente dell’AMA che le nuove tariffe sono state imposte dall’Unione Europea e dalla Regione, e che l’AMA le ha dovute applicare.
Giustissimo. Ma le nuove tariffe sono da applicare sul consumo di acqua e non dell’aria.
Mi spiego meglio: chi ha imposto all’AMA di sospendere, nelle ore notturne ,l’erogazione del servizio idrico? Penso nessuno. Però tale sospensione del servizio fa odore di illegittimità,abuso e qualche cosa altra ancora. Orbene, la mancanza di acqua nelle condutture fa riempire di aria i tubi vuoti e quando l’indomani, ripristinato il servizio, l’aria, spinta dall’acqua, viene misurata come acqua consumata dai contatori istallati a casa degli utenti. Con la vecchia tariffazione tutto questo passava inosservato dall’utente mentre ora comincia a pesare un po.
Ed allora, per eliminare tale inconveniente sarebbe opportuno che l’AMA non sospendesse l’erogazione del servizio così i tubi rimangono carichi di acqua e non di aria. Solo cosi si potrà dire ed affermare che i cittadini pagano il giusto, altrimenti……
Io al momento pago molto di meno e mi sta bene così