Il ciclista Claudio Maria Fusto, presidente dell’associazione “Il Pedale nel Cuore”, denuncia su Facebook un’aggressione subita mentre si trovava, in compagnia di altre tre persone, in sella alla sua bici sulla strada provinciale 15, all’altezza di Ponte Barca.
Un automobilista, forse infastidito dalla loro presenza, si ferma, lo minaccia e alla fine lo colpisce con un pugno buttandolo per terra.
“Prima ci sorpassa gridando delle frasi ingiuriose, poi ci taglia la strada cercando di farci cadere”, in un secondo momento – dopo una “serie di parolacce e un battibecco” con gli altri ciclisti – minaccia di “ammazzare” il presidente dell’associazione.
A quel punto scatta l’aggressione: “Mi butta giù e, una volta a terra, scende della macchina per darmi un pugno in faccia procurandomi la rottura del timpano, la lesione dello zigomo e il taglio del sopracciglio“. Il ciclista, dopo qualche giorno, trova il coraggio di denunciare tutto su Facebook postando anche le foto del suo volto.
Ma per il ciclista “la ferita più grande è quella nel mio animo. In questi giorni sto provando a pedalare, ma la bici non m’incanta più, ho la nausea.
So che la colpa di tutto questo non è solo dell’automobilista, ma di tanti altri ciclisti che purtroppo pedalando a volte in modo sbagliato e al centro della strada provocano questo tipo di odio.
Mettici i social e il virus dell’odio che c’è nell’aria, porta a questo tipo di situazioni. Ma questo non giustifica quello che mi è accaduto”.