
Ecco il testo sistemato con una maggiore fluidità e chiarezza:
I medici sciolgono la prognosi di Papa Francesco, ma il quadro resta complesso
La Santa Sede ha annunciato che i medici hanno sciolto la prognosi di Papa Francesco. Tuttavia, fonti vaticane precisano che, sebbene il Pontefice «non sia più in imminente pericolo di vita per l’infezione», il suo stato di salute rimane «complesso».
«Le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a essere stabili», si legge nel bollettino diffuso dal Vaticano. I miglioramenti registrati nei giorni scorsi si sono consolidati, come confermato dagli esami del sangue e dalla risposta alla terapia farmacologica. Per questo motivo, oggi i medici hanno deciso di sciogliere la prognosi.
Tuttavia, la Santa Sede sottolinea che, «considerata la complessità del quadro clinico e l’importante infezione riscontrata al momento del ricovero, sarà necessario proseguire la terapia farmacologica in ambiente ospedaliero per ulteriori giorni».
Questa mattina, Papa Francesco ha seguito gli Esercizi Spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, come già fatto domenica. Ha ricevuto l’Eucaristia e si è recato nella cappella del suo appartamento per un momento di preghiera. Nel pomeriggio ha nuovamente partecipato agli Esercizi spirituali della Curia tramite video, alternando la preghiera al riposo.
Lunedì mattina, il Vaticano aveva comunicato che il Pontefice aveva trascorso una notte tranquilla e stava riposando. Il fatto che abbia deciso di seguire gli Esercizi Spirituali in collegamento video è stato interpretato come un segnale positivo, così come l’incontro con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e il Sostituto Edgar Peña Parra, che lo hanno aggiornato su alcune situazioni della Chiesa e del mondo.
Arrivato al ventiquattresimo giorno di ricovero, Papa Francesco si appresta a superare il periodo di degenza di 28 giorni che Giovanni Paolo II trascorse al Gemelli nel 1994. Il suo ricovero potrebbe diventare il più lungo per un pontefice dopo i 55 giorni di Wojtyla nel 1981 a causa di un’infezione da citomegalovirus. Come il suo predecessore, Francesco continua a lavorare nonostante la malattia.