PALERMO, PARTORISCE PER STRADA E VIENE SOCCORSA DALLA POLIZIA. POI ABBANDONA IL FIGLIO IN OSPEDALE

Per alcuni minuti che sono sembrati interminabili, hanno cercato la mamma e il bambino che aveva appena partorito senza riuscire a trovarli.

Due agenti della Polizia di Stato, Federica Ignaccolo e Giacomo Lo Cicero del commissariato Oreto, hanno vissuto momenti di grande tensione. Hanno setacciato la zona, non distante dalla Missione Speranza e Carità fondata da Biagio Conte, dopo la segnalazione di una donna che da aveva da poco partorito per strada e che chiedeva aiuto.

I residenti che avevano lanciato l’allarme hanno raccontato di averla notata tra via Archirafi e via Michele Cipolla, alle spalle della stazione centrale. Ma della donna e del bimbo non c’era traccia. I due poliziotti hanno rovistato anche nei cassonetti temendo che la donna si fosse liberata del piccolo. Invece alla fine hanno avuto una giusta intuizione.

Sono andati in un cantiere vicino e hanno trovato madre e figlio distesi su un giaciglio di fortuna realizzato con un cartone e una vecchia coperta. Il piccolo aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. Mamma e figlio, esausti, dormivano. Sono stati subito assistiti dai sanitari del 118 chiamati dagli agenti e portati nel vicino ospedale Buccheri La Ferla.

Ma non appena la mamma e il neonato sono stati ricoverati c’è stato un secondo colpo di scena.

La donna, originaria dell’Uruguay, senza fissa dimora e con problemi di dipendenza, si è allontanata dall’ospedale abbandonando il figlio. Il bambino adesso è affidato ai sanitari dalla procura per i minorenni. E’ in buone condizioni, pesa 2 chili e 540 grammi.

“Il piccolo Ivan, come ha deciso di chiamarlo la mamma, sta bene ed è tenuto sotto osservazione dai medici del reparto e dagli infermieri – dice Dario Vinci direttore sanitario del Buccheri La Ferla – Non si trova in un reparto intensivo e al momento non sembra che abbia alcuna patologia.

E’ ovvio che faremo tutti i controlli specialistici proprio alla luce di una gravidanza trascurata. Il bambino è stato affidato al direttore sanitario, non gli manca nulla. E’ circondato dall’amore dei medici e degli infermieri ed ha tutto quello che gli necessita visto che riceviamo sempre tante donazioni per i bimbi meno fortunati”.

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