Dopo la convalida dell’arresto, proseguono le indagini sull’omicidio di Alfio Fallica, compiuto il 24 febbraio scorso nelle cucine del ristorante ‘Pulcinella’ di Montecarlo.Ricard Nika il 30enne albanese è sempre in carcere e, nel primo interrogatorio di fronte al Giudice Botti, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Nelle ultime ore l’avvocato Massimo Corradi ha incontrato nuovamente il suo assistito, che continua ad essere confuso sull’accaduto. Poche le parole scambiate con il legale che non riesce a comprendere cosa sia realmente accaduto quel venerdì pomeriggio: “E’ veramente accaduto quello che mi dicono?” aveva detto Nika al suo legale. “Alfio era una bravissima persona – ha detto – e non ho mai avuto questioni con lui”.
Cosa è successo nelle cucine del ‘Pulcinella’? Cosa si è scatenato nella testa di Ricard Nika quel venerdì pomeriggio? Dovranno scoprirlo periti e legali che si occuperanno del caso. Intanto oggi verranno fatti i prelievi per il Dna del 30enne e, domano sono previsti quelli ematici dalla moto con cui Nika è arrivato a Bordighera da Montecarlo. Venerdì, invece, è prevista la nomina del perito del Gip, che sarà il Dottor Gabriele Rocca. Il perito dovrà capire le condizioni psicologiche del 30enne e riferire poi al Giudice.
Dal tribunale di Imperia, accusa e difesa sono anche in attesa degli atti dalla Polizia monegasca, che ha svolto le indagini del caso. Al momento l’imputazione per Nika è quella di omicidio volontario ma, in futuro, bisognerà verificare se gli verrà attribuita la totale o la semi infermità mentale. Nel primo caso non sarebbe imputabile, nel secondo ci sarebbe un’attenuante che allevierebbe una condanna che, senza infermità, potrebbe arrivare a 30 anni di carcere.