95047.it Il Paternò Calcio è come se non esistesse più. Oggi – dopo la deroga concessa dalla Lega – scadevano i termini per l’iscrizione al campionato d’Eccellenza. Iscrizione che non è arrivata. In un sol colpo, il Paternò 1908 scompare. Quello che accadrà adesso è tutto capire e verificare. La presidente dimissionaria, Stefania Amato, ha affidato ogni suo commento ad un duro comunicato stampa nel quale si scaglia contro l’amministrazione comunale. Eccolo di seguito:
“L’ASD Paternò 1908 comunica la propria rinuncia al campionato di Eccellenza, poiché l’amministrazione comunale per le proprie incapacità a gestire lo sport in una città come Paternò e per la propria malafede, appoggiando spudoratamente la squadra antagonista, guarda caso gestita… dal consigliere amico.
L’amministrazione, con la propria inerzia, durata più di un anno, ha deciso di distruggere un progetto messo in piede da una persona, che da sola per 3 anni ha anteposto tutto e tutti, per onore di questo sport.
Adesso è finito tutto, grazie Sindaco, grazie assessore Minutolo per il vostro (dis)impegno. Vi auguro un buon proseguimento e buona fortuna con la vostra nuova squadra”.
In questa vicenda, ahinoi amaramente conclusasi con la mancata partecipazione del Paternò al prossimo campionato di Eccellenza, hanno torto entrambi i protagonisti, ovvero società e amministrazione comunale. Retorico dire qualcosa sull’amministrazione, che sappiamo tutti noi paternesi, quanto non valga nulla, ma questa società quando mai ha fatto qualcosa di buono?
Nella stagione 2012/13, l’allora Comprensorio Normanno, nato dal trasferimento del titolo dell’Adrano a Paternò, arrivò sesto in serie D, disputando un campionato ben al di sopra delle aspettative, dato che l’obbiettivo era semplicemente mantenere la categoria. Che questa società non valeva niente era evidente, visto che la stagione successiva non fu iscritta in serie D, ma in Promozione. Ma la cosa più incredibile é che quando ci fu il ritorno in Eccellenza nel 2014, l’intero organico venne smantellato, per non parlare dell’ultima stagione, in cui si iniziò il campionato con una rosa di giocatori, e si finì con un’altra: ma che razza di modo é di gestire una società di calcio?
L’auspicio é che, chiunque acquisirà il titolo sportivo e lo fa rimanere a Paternò per fondare una nuova società, non sia il solito speculatore catanese che soldi non ne ha e vuol solo fare business qui a Paternò, convinto che qua siamo un pugno di “fissa viddani mangialarunchi”. Ci vuole una persona seria che ha realmente soldi da investire, e se é paternese come noi é ancora meglio.
Certo, sono lontani i tempi di Nino Naso che cercava gli sponzor o nel 2007, quando l’assessore Gianfranco Romano chiamò gli amici ed insieme a loro mise mani al portafogli e salvò il Paternò calcio…… Ora, ci sono gli assessori del nulla, quelli erano uomini. Vergogna!
scusate qual’è la squadra antagonista gestita dal consigliere amico, a cui si riferisce l’ex presidentessa.
Siamo talmente stanchi di raccogliere sempre più delusioni da parte di questa amministrazione che non viene più la voglia di dire: “andate a casa”.
Come si fa a far cadere così in basso la squadra del Paternò calcio che dal 1908 ha caratterizzato la storia sportiva del nostro paese. Evidentemente al signor Mauro non gli piace il calcio è più portato per giocare ai birilli.
via fallica