MAXI SEQUESTRO DI DROGA SULLA CATANIA-PALERMO: 116 KG DI HASHISH NEL FURGONE, 4 ARRESTI, DUE DEI QUALI DALLA PROVINCIA DI CATANIA

La Po­li­zia di Sta­to, la scor­sa set­ti­ma­na, ha ar­re­sta­to quat­tro uo­mi­ni ed ha in­ter­cet­ta­to e se­que­stra­to ol­tre un quin­ta­le di dro­ga che era sta­ta im­por­ta­ta nel ca­po­luo­go pa­ler­mi­ta­no, de­sti­na­ta con ogni pro­ba­bi­li­tà a ri­for­ni­re le piaz­ze di spac­cio lo­ca­li e, dun­que, a fo­rag­gia­re le or­ga­niz­za­zio­ni cri­mi­na­li che dal nar­co­traf­fi­co trag­go­no in­gen­ti pro­fit­ti il­le­ci­ti.

Si trat­ta di un’o­pe­ra­zio­ne che si in­se­ri­sce nel­la più am­pia cor­ni­ce del­le ini­zia­ti­ve fi­na­liz­za­te al con­tra­sto del­le più gra­vi fe­no­me­no­lo­gie de­lit­tuo­se che in­te­res­sa­no il ter­ri­to­rio pro­vin­cia­le, tra cui il traf­fi­co di so­stan­ze stu­pe­fa­cen­ti, dal qua­le, com’è noto, de­ri­va­no pe­san­ti ri­per­cus­sio­ni sul­la sa­lu­te, la si­cu­rez­za e l’in­co­lu­mi­tà pub­bli­ca.

Il maxi se­que­stro è ma­tu­ra­to nel cor­so di un ser­vi­zio sul ter­ri­to­rio del­la Squa­dra Mo­bi­le del­la Que­stu­ra di Pa­ler­mo.

Nel­la cir­co­stan­za, gli agen­ti del­la Se­zio­ne An­ti­dro­ga han­no in­di­vi­dua­to, sul­l’au­to­stra­da A19, un’au­to­vet­tu­ra ed un fur­go­ne che viag­gia­va­no ver­so Pa­ler­mo, i cui con­du­cen­ti pro­ce­de­va­no a bre­vis­si­ma di­stan­za tra loro, adot­tan­do del­le pe­cu­lia­ri cau­te­le. In­so­spet­ti­ti dal­l’at­teg­gia­men­to de­gli au­ti­sti che si tro­va­va­no a bor­do di en­tram­bi i vei­co­li, i po­li­ziot­ti han­no dun­que de­ci­so di fer­mar­li per sot­to­por­li a con­trol­lo.

Poco dopo, l’in­tui­zio­ne si è ri­ve­la­ta fon­da­ta, dal mo­men­to che, nel cas­so­ne del­l’au­to­car­ro, abil­men­te oc­cul­ta­ti al­l’in­ter­no di ap­po­si­ti vani ri­ca­va­ti sot­to un im­po­nen­te bloc­co di pie­tra la­vi­ca, sono sta­ti rin­ve­nu­ti nu­me­ro­si pa­net­ti di ha­shish, per un peso com­ples­si­vo di cir­ca 116 chi­lo­gram­mi.

Se­con­do la ri­co­stru­zio­ne de­gli in­ve­sti­ga­to­ri, l’au­to­vet­tu­ra che an­ti­ci­pa­va il fur­go­ne lun­go il tra­git­to ver­so Pa­ler­mo ser­vi­va da “apri­pi­sta”, con la fun­zio­ne di in­di­vi­dua­re in an­ti­ci­po pos­si­bi­li “pe­ri­co­li” (ad esem­pio, even­tua­li po­sti di con­trol­lo del­le for­ze di po­li­zia) e se­gna­lar­li agli oc­cu­pan­ti del fur­go­ne che tra­spor­ta­va­no la so­stan­za stu­pe­fa­cen­te, di modo da at­tua­re ma­no­vre fi­na­liz­za­te ad elu­de­re po­ten­zia­li ispe­zio­ni.

Sul­la base di quan­to con­sta­ta­to, sia gli oc­cu­pan­ti del fur­go­ne (due paternesi ) che i due oc­cu­pan­ti del­l’au­to­vet­tu­ra (due in­di­vi­dui pa­ler­mi­ta­ni) sono sta­ti ar­re­sta­ti e de­fe­ri­ti alla lo­ca­le Pro­cu­ra del­la Re­pub­bli­ca.

Si pre­ci­sa che, allo sta­to, gli odier­ni ar­re­sta­ti ri­sul­ta­no in­di­zia­ti in me­ri­to al­l’i­po­te­si di rea­to loro con­te­sta­ta, si­gni­fi­can­do che la loro po­si­zio­ne sarà de­fi­ni­ti­va solo dopo la pro­nun­cia di una even­tua­le sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to, in os­se­quio al prin­ci­pio co­sti­tu­zio­na­le del­la pre­sun­zio­ne di in­no­cen­za.

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