95047.it Per una volta ammetto di essere in difficoltà. Una sorta di imbarazzo che, però, riempie di orgoglio. Accade, occupandosi dei fatti della città, che ci possa imbattere in un amico o un parente stretto del quale ritrovarsi a raccontare. Mi succede oggi, nel raccontarvi come un paternese purosangue come Vincenzo Isaia, sia diventato Primo clarinettista della Banda dell’Esercito italiano. Non si tratta di un riconoscimento: ma di anni di lavoro, sudore e sacrificio che hanno portato il 39enne militare paternese a vincere un concorso per un ruolo di altissimo prestigio che in passato, presso altre bande, hanno ricoperto eminenti clarinettisti come Gambacurta (Primo clarinetto solista della Banda dell’Arma dei Carabinieri) o D’Elia (Primo clarinetto solista della Banda della Guardia di Finanza). Saranno pure nomi che a noi dicono ben poco: ma sono personalità che hanno fatto, anch’essi, la storia.
E’ bello sapere che chi ha dovuto essere strappato a questa terra circondata dalla bellezza e dal mare, ha poi coronato l’obiettivo di una vita professionale capace di divenire un modello anche per le generazioni future: non solo paternesi o siciliane. Non si tratta del raggiungimento di un sogno: ma della dimostrazione che merito e sacrificio valgono ancora qualcosa. Nessuna raccomandazione o segnalazione (posso scriverlo perchè ne sono testimone). Ecco, perchè quella di Vincenzo Isaia, del Maestro Vincenzo Isaia, è una notizia incoraggiante per tutti noi. E, soprattutto, per le nuove generazioni. Avanti così. Con la Paternò che sa farsi valere.