95047.it AGGIORNAMENTO. Andando a scavare in fondo alla storia emergono alcuni particolari che vanno evidenziati per dovere di corretta informazione. Prima che venissero esplosi in aria i colpi di pistola, in almeno tre persone sono andate a citofonare a casa del 51enne intimandolo di scendere. Una spedizione punitiva che si è conclusa come ormai sappiamo. Il 51enne dovrà essere trasferito in ospedale a Messina per via delle ferite riportate al volto.
I militari hanno condotto il 51enne paternese Giuseppe Crisafulli a piazza Lanza. Tutto sarebbe partito dal litigio con un 25enne che avrebbe parcheggiato al suo posto. A casa dell’uomo, accusato adesso di tentato omicidio e detenzione abusiva di armi, hanno condotto una perquisizione. Lì, hanno rinvenuto e sequestrato: una pistola Star calibro 22, con matricola abrasa, una pistola David Automatic Pistol calibro 22, con matricola abrasa, una pistola calibro 22, con matricola abrasa, una pistola a tamburo calibro 7,65, con matricola abrasa, circa 500 proiettili di vario calibro e tre caricatori con i proiettili inseriti. Le armi sequestrate saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici e per stabile se le stesse siano state utilizzate in pregresse azioni criminose. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
LA CRONACA DELLE SCORSE ORE. Al termine di una serata concitata, i carabinieri della Compagnia di Paternò hanno fermato un 51enne: sarebbe stato colui il quale avrebbe esploso i colpi di pistola legati alla sparatoria che vi abbiamo raccontato nelle scorse ore. Il puzzle delle notizie che si sono rincorse per tutta la sera di ieri, si è finalmente ricomposto. A quanto pare, attorno alle 21, in via Venezia sarebbe scoppiata una furiosa lite fra tre persone: tutto a causa di un posteggio. Un posto auto sarebbe stata, dunque, la causa scatenante di una lite furibonda. Una scena degradante: prima calci e pugni, poi ad uscire fuori è stata una pistola dalla quale sono stati esplosi alcuni colpi.