95047.it Il fenomeno resta, ovviamente, imprevedibile. Motivo per cui è sterile azzardare ipotesi sull’evolversi dell’attività di vulcanismo secondario. Le Salinelle, nei giorni scorsi, avevano dato segnali di risveglio: e lo avevano fatto principalmente non nel perimetro nel quale siamo abituati ad ammirarle bensì dalle parti di via Salso proprio all’interno del cortile della famiglia Sambataro. Ovvero, da dove lo scorso gennaio si erano aperte tante piccole bocche dalle quali sgorgavano acqua e fango. E, come detto, nei giorni scorsi la storia si è ripetuta seppur in dimensioni notevolmente più ridotte. Ancora una volta acqua a fango ma in proporzioni decisamente più contenute. Da ieri, pare essersi arrestato tutto.
“L’attività pare essersi fermata quasi del tutto – spiega il geologo Orazio Caruso che ha monitorato quotidianamente la situazione -. E’ ovviamente impossibile dire se e quando l’attività delle Salinelle potrebbe ripresentarsi. Dalla giornata di ieri, intanto, registriamo una stagnazione dell’attività che ho seguito passo dopo passo, nei giorni scorsi, per verificarne l’effettiva portata. Anche nella parte a valle l’attività è stata piuttosto modesta”.
Non necessario, in queste ore, nemmeno l’intervento da parte dei tecnici del Comune e della Protezione civile poiché la situazione è parsa decisamente sotto controllo. Per quello che resta un fenomeno sempre affascinante e mai banale.