
Le pratiche del bondage e del sadomaso sono ancora considerate di nicchia, ma si stanno facendo a poco a poco spazio nei media mainstream. Dai film alle serie TV, spaziando per tantissimi generi diversi, le rappresentazioni di storie BDSM sono sempre più frequenti. Vediamo insieme alcune delle più famose in questo articolo.
Cinquanta sfumature di grigio
Questa esplorazione non può che partire da “Cinquanta sfumature di grigio”, adattamento dell’omonimo romanzo della scrittrice britannica E. L. James. Che lo si ami o lo si odi, questo film ha portato alla ribalta il tema del BDSM come nessun altro aveva fatto prima. La storia di Ana Steele e Christian Grey, tra amore e sculacciate, ha regalato a moltissime donne il sogno di una relazione davvero piena di passione.
“Cinquanta sfumature” è diventato un vero e proprio fenomeno pop, ispirando persino più di una fan a curiosare su siti sadomaso nella speranza di incontrare il suo Christian. Certamente incontrare un partner per BDSM in una chat online è un modo più discreto per entrare in questo mondo misterioso. Oggi esistono persino piattaforme che stilano una classifica dei migliori siti di incontri BDSM. Chi voglia emulare le avventure viste sul grande schermo non ha che da creare un profilo con le sue preferenze e il ruolo che si cerca in una relazione sadomaso.
Nonostante la sua grande popolarità, il film ha ricevuto alcune critiche dalla comunità BDSM per una rappresentazione non fedele delle dinamiche tra i partner. Tanti hanno evidenziato l’importanza di un consenso reale, non ottenuto tramite manipolazione, e di regole davvero condivise per una felice relazione BDSM.
BDSM e malattia mentale nei film
Diversi film hanno rappresentato il desiderio per i rapporti sadomaso in collegamento a trauma passato o malattia mentale. Un caso famoso è “Secretary”, uno dei primi film mainstream a portare sullo schermo una relazione tra dominatore e sottomessa. Pur con una premessa drammatica, l’opera ha toni da commedia romantica ed evita di stigmatizzare il desiderio di sottomissione della protagonista. Le pratiche BDSM sono anzi uno strumento per ritrovare il piacere e la gioia dopo un periodo di disagio psicologico. Maggie Gyllenhaal offre qui una performance davvero ottima nel ruolo della più ubbidiente delle sottomesse, che a un ordine del suo master non si sposterebbe nemmeno in caso di eruzione vulcanica.
Un altro film in cui appare un personaggio femminile con tendenze masochiste è “A Dangerous Method”, basato su eventi storici. Il film descrive il difficile rapporto tra lo psichiatra Carl Gustav Jung, il padre della psicoanalisi Sigmund Freud e la psicoanalista Sabina Spielrein. La donna è affetta da una grave schizofrenia e, durante la terapia presso Jung, inizia con lui una relazione. Il tema del BDSM non è altrettanto centrale in questa opera, ma contribuisce certamente ad alcune delle sue scene più memorabili.
Serie TV: American Horror Story e Bonding
Aspetti o episodi legati al sadomaso appaiono anche in diverse serie TV. “American Horror Story” è una serie antologica, in cui ogni stagione racconta una vicenda diversa. Come suggerisce il titolo, si tratta di storie dell’orrore davvero raccapriccianti. Nella prima stagione, il BDSM fa capolino durante un evento determinante per il destino dei protagonisti, che per loro sfortuna si sono trasferiti in una casa infestata. Vediamo qui un esempio di elementi sadomaso integrati in un’ opera di genere, e non quindi come centro della storia.
Il BDSM è invece il tema portante di un’altra serie TV americana, “Bonding”, ambientata tra diversi dungeon. Questa commedia nera è incentrata proprio sulla comunità sadomaso e su persone che, per una ragione o per l’altra, entrano a farne parte. Qui i feticismi sono esplorati in modo più approfondito rispetto ad altre opere, concentrandosi anche sulle emozioni e la personalità dei protagonisti. Il BDSM ha un ruolo positivo per alcuni dei personaggi, contribuendo a liberarli dalle loro paure e a trovare se stessi.
Cinema d’autore che rompe i tabù
Il regista danese Lars von Trier è noto per il suo approccio innovativo e provocatorio, che gli ha fatto guadagnare una fama di ribelle del cinema. Il suo film “Nymphomaniac”, diviso in due lungometraggi, racconta la storia di una donna dall’appetito sessuale insaziabile e delle sue molte avventure erotiche. Strutturato in capitoli, come un libro, esplora le diverse esperienze della sua protagonista sotto forma di flashback e in modo decisamente esplicito. La donna esplora la sessualità in moltissime sfumature diverse, inclusa un’esperienza sadomasochista con un dominatore. Questa stravolge la sua vita e la assorbe talmente tanto da farle abbandonare la famiglia, per dedicarsi totalmente alla ricerca del piacere. Si tratta certamente di un lavoro non per tutti, tanto più che i due lungometraggi sono rispettivamente vietati ai minori di 14 e di 18 anni per contenuti espliciti o violenti.
I media riflettono spesso i cambiamenti della società. Questo è vero anche per il sadomaso, che appare più spesso in film e serie a mano a mano che diventa più accettato.