Il mondo dei videogame è un panorama estremamente dinamico in cui vige una estrema concorrenza. È inoltre uno dei comparti che negli ultimi anni ha registrato una continua e inesorabile crescita: i videogiochi non sono più visti come semplice intrattenimento, ma anche come strumento formativo e addirittura come vero e proprio sport, con tanto di tornei a livello nazionale e internazionale (gli eSports).
Tutti i videogame funzionano grazie ad un software di gioco, per cui le aziende che li producono sono anche dette software houses. Dai mitici anni ‘80, in cui i videogame iniziano a muovere i primi passi come fenomeno di massa, ne è stata percorsa di strada nel settore. Alcune aziende che hanno fatto la storia, come la Atari, sono scomparse, mentre altre hanno attraversato il tempo e il millennio adattandosi ai nuovi contesti, come la Nintendo.
Uno sguardo all’industria dei videogiochi
La rivoluzione nei videogame è iniziata con la commercializzazione di supporti personali con i quali poter giocare, a partire dalle console collegabili alla tv, come il vecchio Commodore 64 o la Playstation, al classico computer, per finire a quelli portatili, come il Game Boy e gli odierni mobile device (smartphone e tablet).
A proposito di console e supporti per giocare, c’è da sottolineare che ci sono aziende che si dedicano solo allo sviluppo del videogame in sé, altre che invece producono i supporti tramite cui giocare, ed altre che fanno entrambe le cose.
Le software houses più celebri
Esistono centinaia e centinaia di aziende sviluppatrici di videogiochi, ma alcune hanno avuto più fortuna e lungimiranza di altre:
- Nintendo non ha bisogno di presentazioni, è quasi una leggenda nel mondo dei videogame, nonché una di quelle aziende che ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del settore; è non solo una software house in grado di produrre titoli del calibro di Super Mario, Zelda e Pokémon, ma ha creato anche console come la già citata linea Game Boy, la Wii o la Switch, diventando uno dei marchi subito riconoscibili anche da chi non è appassionato di videogame
- Altro colosso è la Sony Interactive Entertainment, dedita più che altro alla produzione di console da gioco, di cui la Playstation è la punta di diamante; Sony e Nintendo per anni si sono sfidate per il controllo del mercato delle console da casa, sfida che dura tuttora
- Electronic Arts (EA), a differenza delle precedenti, si concentra sullo sviluppo di software da gioco, cioè il videogioco in sé; è la casa che ha prodotto giochi come Medal of Honor e Need for Speed, anche se la sua fama è dovuta alla divisione EA Sports, la quale ogni anno rinnova i titoli del fenomeno FIFA, che puntualmente balzano ai primi posti di giochi più venduti
- Activision Blizzard non è un nome conosciuto come i precedenti, ma ha dato alla luce titoli divenuti estremamente famosi come Crash Bandicoot, World of Warcraft, e la serie Call of Duty, uno dei videogame più giocati al mondo negli ultimi anni, soprattutto nella versione multiplayer; questa azienda offre anche l’opportunità di citare forse la software house più famosa di tutte, la Microsoft, non proprio un’azienda di gaming, ma una delle più grandi case di software in generale al mondo, che a inizio 2022 ha appunto acquistato la Activision Blizzard per rafforzare la sua presenza nel settore gaming.
Anche il gambling ha le sue aziende produttrici di giochi
L’intrattenimento dei giochi passa anche dal mondo dei casinò online, che si affidano a software houses per sviluppare giochi da proporre agli iscritti. Come si evince da questa guida al funzionamento delle slot online, i giochi possono essere estremamente variegati, e le compagnie che li producono vivono di una concorrenza non dissimile da quella tra Nintendo e Sony. Anche nei giochi online ci sono software houses storiche, come la Microgaming e la Novomatic, ed altre giovani, ma non meno creative, come la Yggdrasil o la italiana Tuko.