95047.it La lista è lunga e imbarazzante. Segnaletica, illuminazione, acqua, pulizia, sicurezza, strade capaci di chiamarsi tali, fognature, linea telefonica: manca tutto, insomma.
L’Area di Tre Fontane di Paternò è un po’ come il richiamo alieno statunitense dell’Area 51: un mistero. Perché resta un mistero come, nel corso dei decenni precedenti, si sia promossa una zona (siamo a sud di Paternò) che avrebbe dovuto rappresentare il volano industriale e commerciale della città e del territorio, relegandola poi sul precipizio della disfatta.
Così come resta un mistero con quanta tranquillità politica e burocrazia abbiano chiesto investimenti economici importanti agli imprenditori, salvo abbandonarli al proprio destino.
“Continuiamo a ricevere visite ogni notte per rubare gasolio e quant’altro, perchè qui manca la sicurezza oltre a tutti, e sottolineiamo tutti, i servizi essenziali”, raccontano gli imprenditori che ieri pomeriggio hanno raccolto l’invito del consigliere Francesco Rinina a partecipare ad un tavolo operativo al quale ha preso parte il Commissario ad acta Maria Grazia Brandara accompagnata dal deputato regionale Marco Falcone e dai dirigenti dell’Irsap: ovvero, dell’ente che da qualche anno ha sostituito le Asi.
“Quello di oggi è un atto di attenzione e sensibilità da parte del commissario. C’è una classe imprenditoriale che prova a far quadrare i conti ogni mese: c’è da capire se si può rendere più fruibile questo agglomerato”, spiega il deputato regionale Falcone. “Si è fatto molto silenzio su questa situazione ma credo che da oggi abbiamo probabilmente trovato la volontà del Commissario di andare incontro ai bisogni essenziali degli imprenditori”, fa eco Rinina.
Imprenditori che sono riusciti a strappare un impegno importante: quello che da lunedì scatterà un monitoraggio da parte dell’Irsap per comprendere quali urgenze potranno essere risolvere sin da subito. “Considerando però che molte competenze sono di competenza del Comune”, si affrettano a puntualizzare i dirigenti dell’Irsap.
E da lunedì ci si ritroverà a dover fare i conti sin da subito con la realtà delle cose. A partire da quei 24 chilometri di cavi dell’illuminazione rubati: per ripristinare l’impianto ci vorrebbero almeno 600 mila euro
E ci vorranno almeno uno o due anni per potere inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche. Benvenuti dell’Area 51, pardòn, nell’Area Asi di Paternò.
Ecco dopo tutte le belle discussioni sapete come finirà? Ad un bel scarica barile tra Comune e Irsap per chi dovrà compiere le opere. Ora io dico questi maledetti vincoli sono scaduti o no? Se non sono scaduti è l’Irsap che si deve adoperare in prima persona facendo chiarezza in modo che gli imprenditori sappiano quali interventi chiedere al comune , altrimenti sarà sempre una perdita di tempo che gli imprenditori pagheranno con il trasferimento o peggio la chiusura delle proprie attività. E’non è giusto perché tutti e due sia Asi sia Comune ci avete invitato ad investire qui le nostre risorse .