95047.it L’accorata missiva con la quale si chiede alle istituzioni di ripristinare il Centro diurno per demenze chiuso dall’1 gennaio.
“Gentile Assessore regionale ,
Gentile Commissario Straordinario
Gentile Direttore Sanitario
siamo i familiari degli utenti che frequentavano i Centri Diurni Demenze (Acireale, Paternò, Caltagirone) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania fino alla data del 31/12/14. Con nostra sorpresa alla data di rientro dalle festività natalizie abbiamo trovato i centri diurni chiusi. Alla richiesta di spiegazioni in merito, siamo stati informati che le attività erano state sospese dalla Direzione dell’Azienda.
Vi scriviamo per sottoporVi la situazione dei nostri Cari, che come potete ben immaginare sono anziani fragili, affetti da demenza, con gravi disturbi della memoria, aggressività, disorientamento spaziale e temporale, difficoltà a riconoscere le persone care ed a ricordare la loro storia, perdita delle più semplici autonomie. Siamo estremamente preoccupati per l’interruzione dei trattamenti e per la sospensione di attività, che da ormai due anni, sono state per noi un valido sostegno, poichè la strutturazione dei servizi con tempi ed orari ben precisi e personale qualificato ha consentito di gestire la difficile quotidianità e di organizzare in maniera funzionale ogni settimana della nostra vita.Siamo fermamente convinti che la continuità dei servizi con gli stessi operatori, diventati ormai figure di riferimento importanti per i nostri cari, non possa essere interrotta così bruscamente, perchè causa di destabilizzazione dell’ equilibrio sia dei nostri Cari che di Noi stessi.
Avevamo, peraltro, la speranza che il servizio potesse essere potenziato con un aumento delle ore e delle attività; ci ritroviamo, invece, a perdere ogni diritto, anche il più essenziale come il diritto alla salute, senza capirne il perchè, visto che servizi simili attivati presso altre ASP sono stati riconfermati e addirittura potenziati (delibera 2381 dell 11/12/2014 dell’ Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa). Chiediamo la continuità dei servizi e la riconferma degli operatori che ad oggi hanno seguito i nostri Cari”.