95047.it Il documento inviatoci dai consiglieri Valore, Mannino, Rau, Furnari, Faranda, Fallica, Sambataro e Messina:
“Sentiamo la necessità di fare chiarezza su una questione che rischia di diventare grottesca e fare danni alla città, nello specifico a seguito dell’incontro avuto con gli uffici, ed in particolare con il Segretario Generale, emerge in modo evidente che la delibera votata lo scorso luglio dal Consiglio Comunale è stata pasticciata da un emendamento poco chiaro e di dubbia legittimità, senza neppure confutare il parere negativo del responsabile finanziario.
Premesso che risulta improprio che il Consiglio Comunale si sia pronunciato nel 2015 per stabilire l’aliquota Irpef dell’anno successivo, manifestando esclusivamente un indirizzo politico, visto che nessuna certezza si aveva sulla copertura finanziaria, riteniamo opportuno, oltre che necessario dal punto di vista dell’iter amministrativo, stabilire in maniera chiara ed univoca la volontà del Consiglio Comunale, e per questo abbiamo già protocollato la delibera di riduzione dell’aliquota allo 0,4%.
Al di là delle polemiche e dei proclami populistici che sanno tanto di televendite alla Wanna Marchi, riteniamo opportuno, per senso di responsabilità, chiedere al Consiglio Comunale di votare la delibera di riduzione dell’Irpef, al fine di “sanare” le criticità emerse dagli incontri con gli uffici, e porre fine a questo dubbio amletico (come suggerito dallo stesso Segretario Comunale).
Con questo vogliamo ribadire la volontà di esercitare il nostro ruolo di indirizzo e controllo, senza lasciare spazio alle polemiche, in modo da rimediare al “pasticcio amministrativo” messo in atto dalla maggioranza consiliare con la complicità di alcuni consiglieri di minoranza vicini al Sindaco Mangano.
Accogliamo con favore l’impegno assunto dal primo cittadino di redigere un bilancio di previsione che pesi meno sulle tasche dei cittadini, nello specifico aliquota Irpef ridotta allo 0,4%, nella speranza che non si tratti di un semplice atto di demagogia politica, o peggio ancora un gesto di facciata per non perdere l’appoggio di quella minoranza che puntualmente ne sostiene le posizioni. Non vorremmo che, come accaduto in passato, l’Amministrazione in extremis chieda al Consiglio Comunale di votare un nuovo aumento dell’aliquota con la scusa del dissesto economico/finanziario dell’Ente, tutto ciò sarebbe inaccettabile.
Allo stato attuale, l’unica cosa certa è la trattenuta in busta paga dello 0,8%, così come confermato dal responsabile settore tributi del Comune, e che la dichiarazione del Sindaco, che per quanto positiva, rimane pur sempre un atto di indirizzo politico, da verificare coi numeri.
Per questo la nostra proposta pervenuta a inizio anno, ha il chiaro obiettivo, oltre a ribadire e certificare la volontà del Consiglio Comunale di ridurre il peso del tributo e aumentare la soglia di esenzione da 10 a 12.000€, di stimolare l’Amministrazione a perseguire una politica economica più razionale, una programmazione che vada nella direzione della ottimizzazione delle spese e del potenziamento delle entrate dell’ente”.
Una cosa sola dovevano fare tutti i “consiglieri comunali”, sfiduciare il sindaco. Spero tanto che avranno l’accortezza di non presentarsi mai più alle elezioni. BUFFONI TUTTI NESSUNO ESCLUSO! Andate a lavorare (o a cercarvi un lavoro). Mario Musumeci