
Una semplice lastra di marmo bianco, con incisa un’unica parola: Franciscus. Sopra, la riproduzione in argento della croce pettorale che Jorge Mario Bergoglio ha indossato nei dodici anni del suo pontificato. È questa la tomba che accoglierà le spoglie di Papa Francesco, al termine del funerale previsto per sabato.
Ultimata e svelata nelle scorse ore, la sepoltura rispecchia fedelmente le volontà espresse dal pontefice nel suo testamento. Una tomba “nella terra”, “semplice” e “senza particolare decoro” – così aveva chiesto il Papa venuto “quasi dalla fine del mondo”, che ha fatto della sobrietà uno dei tratti distintivi del suo servizio.
La lastra è stata scolpita in marmo di origine ligure, un omaggio discreto ma profondo alle radici familiari del pontefice, la cui famiglia affonda le proprie origini proprio in quella regione.
Il loculo si trova all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei luoghi a lui più cari. È collocato nella navata laterale, nei pressi dell’altare di San Francesco, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Un luogo ricco di significato, scelto non per la sua magnificenza ma per la sua intimità spirituale.
Le spese per la realizzazione della tomba sono state coperte interamente da un benefattore anonimo. Inizialmente, lo spazio era stato riservato da un cardinale, che ha poi rinunciato spontaneamente dopo aver appreso le disposizioni testamentarie del Santo Padre.
La tomba, essenziale ma intensa nella sua spiritualità, rappresenta l’ultimo messaggio di un Papa che ha voluto restare, anche nella morte, vicino al popolo, nella sua terra, con umiltà.
