95047.it Lo dico con piacere. Senza utilizzare troppi inutili e sterili giri di parole (che non mi sono mai appartenuti): per una volta, non registro alcun scontro frontale su una proposta a mio avviso sacrosanta ma che sarebbe pure potuta sembrare come un attacco nei confronti di chi siede tra gli scranni dell’ex Palazzo Alessi. Una proposta che abbiamo lanciato ieri dalle colonne della nostra testata e che richiama i consiglieri della nostra città alla trasparenza massima ed al senso di dovere in questo momento storico così complesso e disperato.
Un atto tuttosommato banale, se vogliamo. Ma che rappresenterebbe un segnale mica da poco: pubblicare on line, sul sito internet del Comune, i verbali delle sedute delle Commissioni consiliari. Ieri citavamo i numeri. E sono cifre importanti: oltre mille e duecento commissioni svolte solo nel 2014 per un costo complessivo che sfiora i 500 mila euro. Con un gettone di presenza (al lordo) che supera, seppur di poco, i 50 euro. Ed allora, perché la pubblicazione dei verbali? Perché si tratta di un fatto di coscienza prima ancora che di politica. Perché, sebbene le sedute siano pubbliche, è impensabile che i cittadini possano seguirle quotidianamente. Insomma, non è certo un delitto voler sapere di cosa si discute all’interno delle commissioni.
Rileviamo, allora, con piacere l’intervento del presidente della Prima commissione consiliare (quella agli Affari generali), Lorenzo Arcoria, che non si è sottratto all’invito ed in un commento lasciato a margine dell’articolo di ieri, scrive: “Mi farò portavoce con i Consiglieri che compongono la I^ Commissione Consiliare, Affari Generali, di proporre degli emendamenti al Regolamento dei Lavori Consiliari, per prevedere un tetto minimo, in termini di tempo, di partecipazione ai lavori delle Commissioni, valido per percepire il gettone di presenza e di attuare l’obbligo di pubblicare le Convocazioni, evidenziando l’ordine del giorno degli atti amministrativi che si dovranno trattare. Per quanto riguarda la richiesta di alcuni militanti del movimento 5S, di prevedere riprese in streaming dei lavori delle Commissioni, mi corre l’obbligo informare che, per regolamento, tali lavori sono pubbliche, tutti i cittadini possono partecipare”.
Ma ci piacerebbe sapere cosa ne pensano anche gli altri consiglieri che siedono all’ex Palazzo Alessi. Gli attivisti del M5S hanno, giustamente, fatto notare che anche loro hanno chiesto – assieme alla ripresa in streaming – la pubblicazione dei verbali. Si tratta di una precisazione più che legittima. Nel frattempo, attendiamo i risultati. Felici dell’apertura del consigliere Arcoria, ora c’è da trasferire tutto alla realtà delle cose. Passare dalle parole ai fatti: dalla proposta alla presa di posizione. Una questione sulla quale insisteremo. Fino in fondo.
L’affermazione del consigliere Arcoria: “ Per quanto riguarda la richiesta di alcuni militanti del movimento 5S” risulta essere arrogante ed offensiva nei confronti del meetup paternese e soprattutto di tutti quei cittadini che hanno firmato la petizione.