Scoppia una bomba politica al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Al centro della vicenda, secondo quanto riportato da La Repubblica, c’è un plico contenente una registrazione proveniente dalla stanza del vicepresidente leghista Fabio Pinelli. Pinelli si è visto “costretto” a silurare una consigliera laica del centrodestra, l’avvocata Rosanna Natoli di Paternò, nota per essere stata scelta dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, suo concittadino.
Nel gennaio dello scorso anno, il Parlamento ha votato Natoli come una dei quattro laici in quota meloniana. Natoli, componente della commissione disciplinare del Consiglio, ha avuto un lungo colloquio nel suo studio legale a Paternò con la giudice civile di Catania, Maria Fascetto Sivillo.
Quest’ultima è a sua volta sotto inchiesta disciplinare per presunto “uso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o altri”.
La conversazione tra le due avrebbe riguardato proprio il procedimento in corso contro Fascetto Sivillo.
Secondo indiscrezioni riportate dal Corriere, durante il colloquio, Natoli avrebbe ammesso di violare in quel momento il segreto della camera di consiglio. Fascetto Sivillo, in cerca di consigli e aiuto, ha registrato la conversazione e l’ha consegnata al suo avvocato, Carlo Taormina, ex deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario all’Interno.
Martedì, durante una seduta della commissione disciplinare del CSM che vedeva Natoli come giudice e Fascetto Sivillo come imputata, Taormina ha depositato una pennetta contenente la registrazione e le trascrizioni della conversazione. A seguito di ciò, Natoli si è dimessa dalla commissione disciplinare, sospendendo l’udienza e il procedimento in corso.
Il comitato di presidenza del CSM, composto dal vicepresidente Pinelli, dalla prima presidente della Cassazione Margherita Cassano e dal procuratore generale Luigi Salvato, ha deciso di inviare la registrazione alla Procura di Roma per verificare eventuali reati.