95047.it La doccia fredda è arrivata a inizio mese ed è avvalorata dai documenti in nostro possesso. Il colosso della Lidl, in predicato di costruire un supermarket all’ingresso nord di Paternò (all’altezza dell’inizio di via Vittorio Emanuele), ha presentato ricorso al Tar contro il Comune di Paternò. Il motivo sarebbe in quella comunicazione che lo stesso municipio paternese avrebbe fatto pervenire all’azienda in merito al rilascio delle autorizzazioni necessarie. O, meglio, l’autorizzazione che manca è di certo almeno una: quella legata al Piano Urbanistico Commerciale del quale il Comune sarebbe sprovvisto.
Insomma, dopo le schermaglie politiche della scorsa estate a proposito del voto sul Piano di lottizzazione del sito, si scopre ora che era il pubblico a non avere tutte le carte in regola per procedere e dare il via libera al privato.
Ecco, di seguito, il documento che certifica il ricorso al Tar:
Intanto, la polemica nelle scorse ore si è trasferita in consiglio comunale.
“Nonostante i proclami trionfalistici seguiti all’approvazione del piano di lottizzazione, quando addirittura ci fu chi parlava di Paternò città competitiva, di iter burocratici snelli e veloci e di Amministrazione comunale finalmente al fianco degli imprenditori, tutto si è rivelato un grande bluff” va all’attacco la minoranza in consiglio con Ivan Furnari e Nino Valore.
E ancora: “Il Comune è sprovvisto di un Piano Urbanistico Commerciale poiché scaduto e mai rinnovato da oltre 15 anni. Della serie oltre il danno la beffa, poiché non solo per colpa dell’incapacità amministrativa di Mangano & C. viene messo a serio rischio il progetto del privato, e con esso i posti di lavoro che si sarebbero potuti creare, ma perdipiu, la LIDL srl, ha già presentato ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale, per chiedere l’annullamento del provvedimento del SUAP, ritenuto illegittimo, e il pagamento dei danni subiti.
Tutto ciò nell’assoluto silenzio del sindaco e dell’assessore all’urbanistica, che non solo hanno omesso di informare il Consiglio Comunale e la città, ma hanno pure finto che tutto stesse procedendo al meglio.
Per questo motivo riteniamo doveroso che l’assessore faccia immediatamente chiarezza sulla vicenda, assumendosi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini”.
Domanda: ma siamo proprio sicuri che un supermercato sia la soluzione migliore per la riqualificazione di quell’area? Possibile che non riusciamo a produrre niente di meglio che supermercati e centri commerciali? Possibile che un supermercato debba essere il biglietto di presentazione all’ingresso principale della città? Non basta già il Palazzo di Ferro? Siamo proprio degli autolesionisti.
E la LIDL vincerà il ricorso… analogamente al caso, seguito personalmente, del supermercato di via Muscatello a Catania. Il problema è che le condizioni “al contorno”, quando ci sarà la sentenza, saranno sicuramente cambiate e non è detto che l’intervento sia sostenibile e programmabile quando doveva essere già in fase di rientro. La velocità del mondo non è quella degli enti pubblici e del SUAP (nato, ricordo, per “semplificare”). Alla fine si pagheranno solo i danni senza avere gli oneri concessori già percepiti. La pianificazione è una cosa seria. Usare la questione per finalità di attacco politico è però stupido ed intellettualmente disonesto, oltre che inutile, Ma parlare per partito preso è attitudine inseparabile dalla paternesità. È recentissimo il surreale dibattito sulla variante di corso del Popolo dove le disquisizioni prescindono dal sapere cosa è e come funziona un progetto di finanza e la differenza che passa, ad esempio, fra soggetto proponente, soggetto attuatore, soggetto finanziatore, amministrazione, gestore, concessione, tempo di ritorno…
” e con esso i posti di lavoro che si sarebbero potuti creare”
Ma siete cosi’ sicuri che si creeranno posti di lavoro aggiuntivi?
Per ipotetici 15 posti di lavoro nel supermercato LIDL, a Paterno’ chiuderanno decine di negozi che danno da vivere a centinaia persone. Non siamo ancora soddisfatti della gia’ alta desertificazione commerciale a Paterno?
Bart.
incredibile…incredibile…. nessuno si rende conto che se non si lavora alla pianificazione urbanistica (PRG, Piano commerciale ecc.) possiamo solo registrare questi fatti… ma, una vera pianificazione con veri progettisti e non (facciamo finta)…. e sempre sull’argomento: il piano comunale dei distributori di carburante come prevede l’art. 46 delle norme di attuazione?… incredibile…. senza regole certe e tempi certi qualunque imprenditore scappa da questa città….