La Germania si prepara ad affrontare un’eventuale estensione della guerra in Europa che potrebbe colpire direttamente il Paese. Secondo quanto riportato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) il 18 novembre, la Bundeswehr, le forze armate tedesche, e il loro settore civile stanno lavorando su un piano strategico chiamato “Piano operativo Germania”. Questo documento, lungo circa 1.000 pagine e classificato come segreto, definisce le linee guida per la protezione delle infrastrutture critiche e la risposta a possibili scenari di conflitto.
Il piano prevede che la Germania assuma un ruolo centrale come hub logistico per la NATO in caso di tensioni crescenti con la Russia. Si ipotizza il transito attraverso il Paese di decine o centinaia di migliaia di soldati, insieme a equipaggiamenti bellici, cibo e forniture mediche, per supportare il fronte orientale dell’Alleanza Atlantica.
Questa prospettiva sottolinea la necessità di proteggere edifici e infrastrutture sensibili, non solo dal punto di vista fisico ma anche da minacce come cyber attacchi, sabotaggi e operazioni di spionaggio. Il tenente colonnello Jörn Plischke, capo del Comando di Stato di Amburgo, ha spiegato come queste minacce siano già evidenti, citando droni, tentativi di spionaggio e atti di sabotaggio come problematiche quotidiane.
Un aspetto fondamentale del “Piano operativo Germania” è il coinvolgimento diretto delle aziende. Durante un incontro presso la Camera di Commercio di Amburgo, le imprese hanno ricevuto istruzioni su come prepararsi a situazioni di crisi. Il piano prevede che le aziende adottino misure di sicurezza avanzate e preparino i dipendenti a eventuali scenari di emergenza.
Secondo Plischke, è cruciale puntare all’autosufficienza energetica e operativa. Ha suggerito che le imprese considerino l’installazione di generatori diesel o turbine eoliche per garantire la continuità delle attività in situazioni di emergenza. Inoltre, è necessario sviluppare una cultura aziendale consapevole dei rischi legati alla sicurezza.
Il contesto geopolitico si fa sempre più complesso. Plischke ha avvertito che la Russia, secondo i servizi segreti tedeschi, potrebbe essere pronta ad attaccare l’Europa occidentale tra quattro o cinque anni. Un dato significativo evidenzia il divario produttivo tra i due Paesi: la Russia produce attualmente 25 carri armati al mese, mentre la Germania soltanto tre all’anno.
Questa disparità sottolinea l’urgenza di una maggiore preparazione militare e industriale. L’obiettivo non è solo quello di rispondere a una possibile escalation, ma anche di rafforzare la deterrenza, mostrando una capacità di reazione pronta e organizzata.
Verso una Maggiore Resilienza Nazionale
I preparativi in Germania evidenziano la crescente consapevolezza di vivere in un periodo di instabilità geopolitica. La collaborazione tra forze armate, istituzioni civili e imprese private mira a costruire una resilienza nazionale capace di fronteggiare minacce sia immediate che a lungo termine.
Questi sviluppi rappresentano un segnale chiaro: l’Europa, e in particolare la Germania, si trova di fronte a un periodo di adattamento strategico, con la necessità di rispondere a una realtà in cui la sicurezza nazionale e internazionale sono strettamente intrecciate.