La Balena Danzante e la Luna Bianca: Un Viaggio Poetico tra Mare e Magia alla Biennale dello Stretto

La Balena Danzante e la Luna Bianca: Un Viaggio Poetico tra Mare e Magia alla Biennale dello Stretto

La balena danzante e la luna bianca è una suggestiva installazione artistica nata dal workshop svoltosi durante i cinque giorni della seconda Biennale dello Stretto. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, coordinati dal professore Giuseppe Aldo Zucco, docente della scuola di scenografia, hanno dato vita a una performance che ha incantato il pubblico, combinando elementi simbolici e paesaggistici in una narrazione emozionale.

La parata è iniziata con un omaggio allo Stretto di Messina, rappresentato attraverso la ricostruzione di un frammento di roccia dell’Etna, che, simbolicamente, veniva trasportata dalle onde del mare. Su questo sfondo, si è diffuso un canto mediterraneo, intonato da Faisal Taher e da un gruppo di musiciste, che con la sua melodia ha avvolto il pubblico e incantato la luna. In risposta alla magia del canto, la luna, interpretata da Grazia Bono del Teatro delle Rane, è scesa lentamente lungo una scala immaginaria, risvegliando la balena con un gesto d’amore.

Il momento culminante della performance si è svolto al Forte Siacci, dove la balena bianca ha preso vita. Realizzata con un corpo attraversabile fatto di pieni e vuoti, l’installazione ha permesso al pubblico non solo di interagire visivamente con l’opera, ma anche di vivere un’esperienza immersiva: gli spettatori, incrociando i propri sguardi attraverso la struttura, hanno potuto ammirare il cielo e sentirsi parte di un racconto universale.

Gli studenti partecipanti al workshop, Veronica Cardone, Letizia Garaffa, Salvatore Longo, Giuseppe Scalia e Oriana Ragusa, hanno collaborato con grande impegno alla realizzazione dell’installazione, affiancati dalla partecipazione del Teatro delle Rane, con l’attrice Grazia Bono e Lucia Zucco. Insieme, hanno saputo trasformare il Forte Siacci in uno spazio onirico, dove arte, natura e sogno si sono fusi in un’esperienza unica e indimenticabile.

Questa opera si configura non solo come un omaggio alla natura e al paesaggio del Mediterraneo, ma anche come una celebrazione della creatività giovanile, capace di interpretare e reinventare i simboli del territorio in modo originale e profondo.