Uno sciame sismico di forte intensità è stato registrato sul versante sud dell’Etna, con oltre 50 sismi rilevati dall’Ingv di Catania, diversi superiori a magnitudo 3.0. La scossa di maggiore entità è, al momento, quella delle 10.51 di magnitudo 3.5. L’ipocentro è stato localizzato nella zona tra Ragalna e Monte San Leo. I terremoti sono stati avvertiti dalla popolazione. Al momento non si hanno notizie di danni a cose o persone. Sono stati oltre 50 i movimenti sismici registrati dall’Ingv di Catania, a partire dalle 06.50 circa, sull’Etna. Lo sciame non si è ancora esaurito. Finora sono state cinque le scosse uguali o superiori a magnitudo 3: 3.2 (alle 09.15), 3.0 (09.51), 3.1 (10.44), 3.5 (10.51) e 3.2 (10.59). Sette terremoti hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.1 e 2.8. L’ipocentro è stato localizzato a una profondità tra i 14 e 15 chilometri in territorio di Ragalna.
A causa delle scosse di terremoto sul versante Sud dell’Etna, a scopo precauzionale sono state evacuate le scuole a Ragalna, Nicolosi e Bronte. Secondo quanto si apprende, al momento non si registrano danni a persone o cose.
Durante un terremoto
• Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
• Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.).
• Fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi.
• Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
• Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
• Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono.
Dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi. Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti. Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato. Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune. Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono. Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.