La corsa dell’influenza non si arresta: secondo la rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultima settimana sono stati 943mila gli italiani colpiti da sindromi simil-influenzali. In totale, dall’inizio della stagione, sono oltre 3,5 milioni le persone contagiate. L’incidenza degli ultimi 7 giorni, pari a 16 casi ogni mille abitanti, ha già superato il picco di tutte le stagioni precedenti, a partire dal 2009. I contagi continuano a colpire in maniera particolarmente elevata i bambini al di sotto dei 4 anni: in questa fascia di età si registrano 50,16 casi per mille; in pratica 1 bambino su 20 nella scorsa settimana è stato messo a letto dall’influenza. Elevati anche i tassi nella fascia tra 5 e 14 anni, pari a 29,29 per mille; incidenza pari a 13,16 casi per mille nella fascia 15-64 e 6,44 casi per mille negli over-65. In quasi tutto il Centro-Nord l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è classificata come ‘molto alta’; in Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo sono stati registrati tassi superiori ai 20 casi per mille abitanti.
I sintomi dell’influenza australiana durano “più giorni, dai 3 agli 8”. Per questo “l’invito è ancora a fare il vaccino contro l’influenza ed è rivolto a tutti”, anche per mettere al sicuro il Natale. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), insiste sull’importanza di proteggersi dai virus stagionali mentre l’influenza, in Italia, colpisce centinaia di migliaia di persone e si avvia a raggiungere il picco.
“Sapendo che la vaccinazione è disponibile in tutta Italia presso i medici di medicina generale”, ed è gratuita per gli over 60 e per i malati cronici “o per chi lavora nei servizi essenziali come gli operatori sanitari”. Consci anche del fatto che “le persone colpite alla fine sono costrette a rimanere a lungo a casa”, perché “la febbre molto alta e l’astenia durano più giorni, dai 3 agli 8”, evidenzia all’Adnkronos Salute.
E a chi si dice scettico sulla portata anti-contagio dell’iniezione scudo, scegliendo di non usufruire di questa possibilità di prevenzione, Anelli replica che “il vaccino per l’influenza in realtà funziona. Funziona nei confronti dei virus dell’influenza – chiarisce – Non è che uno si fa il vaccino e per magia non ha più tutte le malattie infettive delle alte vie respiratorie. Ci sono tutta una serie di virosi in giro in questi giorni. Ci sono le malattie da adenovirus e molte altre forme, ma rispetto all’influenza sono più benevole, danno meno problemi e meno giorni di febbre”.