IL PATERNÒ CALCIO NON SI FERMA: 2 A 0 AL PALAZZOLO

Vince ancora il Paternò che davanti ai propri tifosi da un’ulteriore dimostrazione di forza battendo l’insidioso Palazzolo, una delle quattro squadre capaci di fermare sul pareggio la squadra rossazzurra.

Primo tempo abbastanza bloccato. A parte qualche tentativo velleitario dei padroni di casa, è il Palazzolo ad andare più vicino al vantaggio quando al 18° Terranova con un diagonale costringe Ferla ( originario di Palazzolo oltre che ex gialloverde) agli straordinari. L’episodio decisivo è però l’espulsione di Fichera al 40°, che consente al Paternò di giocare tutta la ripresa in superiorità numerica.

Nel secondo tempo i rossazzurri attaccano con più convinzione e il goal arriva al 70°: punizione di Privitera che trova al centro dell’aria bomber Cocuzza, il quale con un controllo dubbio si sistema il pallone e di rapina infila il pallone in porta.

I padroni di casa amministrano bene il vantaggio e hanno con Cortese -altro ex di giornata- e La Piana l’occasione di chiuderla, ma il portiere ospite Vitale è attento. Dopo vari tentativi il goal che chiude la partita lo realizza  Scapellato al 91° che dopo poco più di un minuto dopo il suo ingresso in campo sfrutta un contropiede: su assist di Aureliano Cortese spacca la traversa, ma Scapellato è lesto a ribadire in rete. Nel finale il Palazzolo resta in 9 per il rosso diretto a Pepe e rischia di subire il terzo goal ma Vitale, con un altro grande intervento, nega la gioia personale a Cortese. Al fischio finale esplode la gioia del gremito Falcone Borsellino.

Il Paternò mantiene così invariato il vantaggio di 6 punti sulle due inseguitrici, il Citta di S.Agata e il Città di Rosolini, che con lo stesso risultato (4-0) si sbarazzano dell’Aci Catena e dell’Atletico Catania. Dopo il pareggio di sabato tra Mascalucia e Sporting Pedera, nelle partite successive solo vittorie interne: vincono infatti il Ragusa (2-0 al Real Siracusa Belvedere), il Santa Croce (1-0 contro l’Enna) e il Carlentini (6-0 al Gela), con tripletta di Marco Saccullo.

 

                                                                                                                                               GIANLUCA RUFFINO